Lasciare l’iPhone vecchio per il nuovo? In futuro sarà più conveniente
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Tecnologia

Lasciare l’iPhone vecchio per il nuovo? In futuro sarà più conveniente

Secondo Bloomberg, Apple si starebbe preparando a lanciare un programma di supervalutazione dell’usato per invogliare gli utenti a sostituire il proprio Melafonino con un nuovo modello. Rivendendo al contempo i vecchi terminali, opportunamente ricondizionati, soprattutto nei Paesi emergenti

Da qualche tempo a questa parte il mercato dell’iPhone sembra essersi un po’ sgonfiato. Intendiamoci, il Melafonino continua a essere uno dei cellulari di fascia alta più amati nel mondo, ma non cresce più con le percentuali bulgare di un tempo. Colpa, dicono gli analisti, della concorrenza e soprattutto di quella a marchio Android, che con circa il 75% di market share (contro il 17% di iOS) ad oggi domina il mercato dei dispositivi mobili.

Uno scenario da cui è facile trarre una conclusione: l’iPhone non riesce a contrastare in maniera efficace la concorrenza della scuderia del robottino verde soprattutto nella fascia medio-bassa di mercato, laddove Apple, per una precisa scelta di campo legata alla gestione dei profitti, non vuole addentrarsi.

La società di Cupertino starebbe però studiando una strategia alternativa per aumentare l’appetibilità dei suoi prodotti anche fra quegli utenti che non possono permettersi di spendere cifre importanti, il tutto senza scendere troppo a compromessi. Si tratta - riporta Bloomberg - di un nuovo programma di trade-in che da un lato punta a incentivare gli attuali clienti a sostituire il proprio iPhone con un nuovo modello e, dall’altra, a riutilizzare i terminali usati - opportunamente ricondizionati - per la ri-vendita a costo ridotto.

E' un modello che viene già praticato da alcuni operatori e distributori di terze parti - negli Stati Uniti ad esempio At&T paga fino a 200 dollari per ritirare “vecchi” iPhone 4 e 4s in cambio dell'acquisto di un nuovo modello - e che riscuote già un certo successo: secondo Ganot, nel 2013 un americano su 5 comprerà uno smartphone utilizzando proprio un programma di supervalutazione dell'usato (nel 2011 era uno su 10).

Gestendo l’affare in prima persona Apple avrebbe certamente il vantaggio di normalizzare i prezzi e soprattutto di poter contare sul rientro di massa dei vecchi iPhone da rivendere in modalità “refurbished" a prezzi scontati. Al di là dell’attività di recupero, l’iniziativa appare sensata soprattutto nell’ottica di aumentare la diffusione (anche quella culturale) di iOS in tutti quei Paesi (a cominciare da quelli emergenti) nei quali Android sta diventando lo standard di fatto, potendo contare su una schiera di terminali molto più ampia, anche in termini di scalabilità di prezzo.

Apple che già offre un servizio di riciclo, lancerebbe il programma in collaborazione con BrightStar all’interno delle sue catene retail. I clienti che decideranno di rimpiazzare il loro vecchio iPhone, spiega Bloomberg, verranno pagati immediatamente senza cioè aspettare che l'oggetto venga fisicamente rivenduto.

 

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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