Apple, l'iWatch verrà presentato a ottobre. Ecco come sarà
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Tecnologia

Apple, l'iWatch verrà presentato a ottobre. Ecco come sarà

Nuove voci parlano di un evento dopo l'estate. Cupertino è pronta a produrre fino a cinque milioni di pezzi al mese

Poche settimane dopo l’iPhone 6, dunque non in contemporanea con la presentazione ufficiale del nuovo melafonino con lo schermo finalmente di taglia large (e, pare, anche in una seconda versione extra large). Durante il mese di ottobre, con un lancio dedicato per dargli tutta l’attenzione, il peso e l’enfasi che merita. L’iWatch, il dispositivo indossabile targato Cupertino, sarà presentato a inizio autunno con un evento che Apple ha già in calendario. A dirlo è un’indiscrezione pubblicata dal sito americano re/code che cita una fonte affidabile, ben informata sui piani della mela.

A rafforzare queste voci è arrivato un articolo pubblicato nelle stesse ore da un’altra testata blasonata, Nikkei Asian Review, che si spinge oltre: conferma lo sbarco sul mercato per il mese di ottobre e aggiunge, stando a quanto rivelato da un produttore di componenti, che Tim Cook e soci sarebbero intenzionati a portare sugli scaffali tra i 3 e i 5 milioni di unità al mese. Un numero significativo. Un segnale di grande fiducia verso le potenzialità del prodotto. Intuibile peraltro dal risalto che il vicepresidente Craig Federighi, dal palco della conferenza di San Francisco dedicata agli sviluppatori, ha voluto dare alla capacità dei dispositivi mobili di tenere d’occhio lo stato di salute dei loro proprietari.

All’interno di questo quadro, ottobre sembra un tempo giusto, sensato. Con il clamore per l’iPhone 6 ancora vivissimo, il nuovo sistema operativo mobile iOS 8 pronto all’uso, inclusa la nuova app di serie Health (con annesso kit per gli sviluppatori) che raccoglie e organizza i dati in arrivo dal melafonino e da dispositivi indossabili di terze parti su calorie bruciate, ore di sonno e affini. Assodata la compatibilità con oggetti di altri produttori, Cupertino vorrà e potrà puntare sul suo iWatch, anche per giocare ad armi pari con la concorrenza nello stesso terreno targata, tanto per cambiare, Samsung ed estesa a tutta la galassia Android e non solo.

I concept sull’orologio intelligente della mela morsicata in rete si sprecano da tempo. Ma i soliti rumor permettono di circoscrivere il terreno, o almeno di fissare alcuni puntelli che paiono certi: il dispositivo monterà uno schermo Oled curvo sensibile al tocco e, grazie ai sensori interni di cui sarà equipaggiato, registrerà non solo gli itinerari coperti a piedi e di corsa con relativo consumo calorico, quanto dormiamo ogni notte e con che intensità. Potrà calcolare la quantità di glucosio e di ossigeno presente nel sangue.

Insomma, oltre agli impallinati per lo sport, fornirà segnali preziosi e farà suonare eventuali campanelli d’allarme, per la gioia e la pace dei nervi degli ipocondriaci. D’altronde Apple durante la WWDC ha annunciato partnership con cliniche e istituti sanitari americani ed è verosimile che tali alleanze potranno contribuire ad aumentare il rigore scientifico o quantomeno assicureranno una maggiore precisione e coerenza nell’analisi dei dati raccolti dallo smartwatch.

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Come nei modelli della concorrenza, sarà possibile leggere sull’iWatch le notifiche in arrivo dallo smartphone, dai messaggi alle mail e alle chiamate. Come avverrà l’interazione e se sarà possibile rispondere alle telefonate direttamente dall’orologio, non è noto. C’è invece qualche indiscrezione sul prezzo: dovrebbe costare intorno ai 200 dollari. Circa 145 euro, ma è possibile che nella circostanza la mela rinnovi l'abitudine di adottare il cambio alla pari tra il biglietto verde e la nostra valuta. Per le conferme, non resta che pazientare ancora il tempo dell’estate. Ottobre è dietro l’angolo.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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