Apple iPad Pro 9,7’’: la recensione
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Apple iPad Pro 9,7’’: la recensione

Probabilmente il miglior tablet sul mercato, non abbastanza - però - per fare concorrenza a un notebook

Prima di chiedervi perché mai Apple abbia deciso di lanciare sul mercato un nuovo tablet (l’ennesimo), fareste bene a rileggervi le ultime statistiche relative alle vendite dei PC. Scoprireste che tutto il settore dei computer, tablet compresi, è in crisi nera. Con un’unica, modesta, eccezione: quella dei prodotti ibridi, i cosiddetti 2-in-1.

Ecco. Dietro al nuovo iPad Pro 9,7’’ c’è soprattutto il tentativo di leggere e interpretare gli umori del mercato, cercando qualche spunto per rivitalizzarlo. Non si tratta di un salto nel vuoto, intendiamoci. Già questo autunno, con l’uscita del primo iPad Pro, quello da 12 pollici, Apple aveva fatto capire di voler dare alla sua tavoletta una veste nuova, più ricca, oltre che versatile. Il lancio di una nuova versione “Pro”, questa volta da 10 pollici, rappresenta il secondo indizio che porta alla prova: Apple – ormai è chiaro – sta cercando in tutti i modi di trasformare il suo tablet in un oggetto più evoluto, che metta l’utente nella condizione di produrre contenuti, oltre che di visualizzarli.

Il vantaggio, rispetto al grande iPad lanciato a ottobre, si può facilmente intuire: l’iPad Pro da 9,7 pollici è un prodotto meno impegnativo, per evidenti ragioni di ingombri, oltre che economiche (si parte da 689 euro, contro i 919 euro della versione da 12,9 pollici).

In questa recensione cercheremo di capire quanto vale davvero.

Da fuori sembra tutto uguale, ma una volta acceso…
Visto da fuori, il nuovo iPad Pro 9,7’’ sembra pressoché identico all’iPad Air 2, nel look e nelle dimensioni. L’unica differenza – visibile solo a un occhio attento – sta nei connettori magnetici presenti sul fianco del sinistro dispositivo, un innesto che, come vedremo più avanti, consente al nuovo iPad Pro di collegarsi (e interagire) con le nuove tastiere smart.

Per cogliere le diversità rispetto al passato bisogna perciò accendere il dispositivo. E scoprire, ad esempio, che il display è tutto nuovo. Più luminoso, più incisivo nei colori, ma soprattutto meno riflettente. Il risultato rasenta la perfezione, e lo si può constatare in tutte le situazioni: sfogliando un album multimediale, girovagando sul Web o utilizzando il tablet in modalità lettura, all’aperto come negli ambienti indoor: in alcuni momenti sembra di avere davanti un foglio di carta stampata.

Più cavalli nel motore (e nelle casse)
Le novità più succose sono però all’interno. Rispetto al “vecchio” iPad Air 2, Apple ha rivisto tutta la dotazione hardware, dalla CPU (potenziata con l’arrivo del nuovo sistema on chip A9X) alla connettività (il supporto allo standard Wi-Fi 802.11ac con tecnologia MIMO e quello alle reti LTE Advanced multibanda). Una breve sessione di montaggio video su iMovie ci è sufficiente per avere le rassicurazioni che cercavamo: tutto scorre in maniera fluida, senza impuntamenti.

Rinfrescato anche il comparto audio che ora si avvale di un nuovo sistema a quattro altoparlanti a modulazione dinamica. La potenza è ovviamente commisurata alle dimensioni (succinte) del dispositivo, ma la buona notizia è che qui il suono viene regolato automaticamente a seconda dell’orientamento del dispositivo, orizzontale e verticale che sia, in modo da essere più avvolgente.

Una fotocamera degna di un iPhone
Per un tablet la fotocamera non è un accessorio fondamentale. Sapere di poter contare su un obiettivo di qualità è comunque un bel conforto, soprattutto in tutte quelle situazioni nelle quali non ci sono alternative. In questo senso l’obiettivo principale da 12 megapixel del nuovo iPad Pro 9,7’’ è una sicurezza. Sia gli scatti che i video (4K) sono di qualità pressoché pari a quelli sfornati da un iPhone di ultima generazione. In fin dei conti, manca solo la stabilizzazione ottica.

Ancor più “pesante” l’upgrade sulla fotocamera frontale, che ora può contare su un sensore da 5 megapixel con supporto ai video in Full HD. Sulle videochiamate la differenza si sente. O, meglio, si vede.

A tutto iOS
Sul versante software non ci sono grandi novità. L’iPad Pro da 9,7 pollici, cosi come tutti i tablet Apple, esce di fabbrica equipaggiato con l’ultima versione di iOS (la 9.3 nel nostro caso), una release che fra le sue risorse anche alcune frecce per l’utilizzo del tablet in multitasking (Split View e Slide Over).

A darci qualche spunto d'interesse è l’arrivo di una nuova opzione (Apple SIM) per la connessione alle reti cellulari locali, anche all'estero. È sufficiente entrare nelle Impostazioni e cliccare su Dati Cellulare per avere in prima battuta una lista degli operatori virtuali che offrono pacchetti di connettività di durata variabile (giornaliere, settimanali, mensili). Di buono c’è che non serve una SIM fisica, meno positivo il responso sulle tariffe praticate, in molti casi davvero salate.

Con la tastiera e la matita è un altro tablet
C’è un altro motivo – al di là delle migliorie tecniche – che fa del nuovo iPad Pro 9,7’’ un oggetto molto attraente, ed è la possibilità di utilizzare il tablet in combinazione con due nuove accessori (venduti separatamente): Smart Keyboard (169 euro versione inglese) e Apple Pencil (109 euro).

Il primo è una sorta di cover con tastiera incorporata che consente al tablet di trasformarsi in un piccolo notebook; il tutto senza bisogno di operazioni di configurazione, accoppiamento, né di ricarica. La tastiera riceve il segnale e l'energia necessaria per funzionare direttamente dal tablet: basta collegarla all’aggancio magnetico (Smart Connector) e il gioco è fatto.

Diverso il discorso per Apple Pencil, uno stilo digitale che consente di scrivere o disegnare sul tablet con un’accuratezza pari (quasi) a quella di una vera matita. Il segreto sta nei vari sensori integrati nella punta del pennino, in grado di valutare sia il livello di pressione che l’inclinazione.

Il risultato, ci tocca ribadire quanto già detto in fase di test sul modello da 12 pollici, è eccellente. Apple Pencil non farà di voi dei provetti disegnatori, a meno che non lo siate già, ma è di sicuro una risorsa tutta sfruttare se fate un lavoro creativo (disegnatori, appunto, ma anche grafici, architetti) o, banalmente, se siete fra quelli che proprio non riescono a fare a meno di foglio e penna.

Con la sua matita al seguito e l’applicazione giusta – ne citiamo due a titolo di esempio, ProCreate per il disegno e Good Notes per la scrittura – l’iPad può diventare un vero e proprio taccuino digitale sempre pronto all’uso. Peccato davvero che Apple non abbia pensato a un modo per tenere la Pencil ancorata al tablet (o alla sua cover); il rischio di perderla è sempre dietro l’angolo.

Conclusioni
E quindi, per tirare le somme: è questo il tablet più bello del reame? Nella categoria dei 10 pollici non ci sono dubbi: display, prestazioni, batteria oltre all’impeccabile qualità costruttiva di Apple, fanno di questo nuovo iPad Pro da 9,7 pollici il prodotto da battere.

Difficile, però, considerarlo come qualcosa di più, né tantomeno come il dispositivo "definitivo". Per quanto espandibile grazie ai suoi accessori (tastiera e Pencil in primis), l’iPad Pro resta comunque un tablet. Questione di software: iOS non è Mac OS ma un sistema operativo pensato per far girare applicazioni e giochi in mobilità.

In questo senso il rischio più concreto per l’ultimogenito di Apple è quello di rimanere insabbiato a metà strada fra i modelli più economici del catalogo (il "vecchio" iPad Air 2 e l’iPad Mini di quarta generazione sono in vendita prezzi a partire rispettivamente da 439 euro e 399 euro) e i gli ultraportatili della casa (il MacBook Air da 11 pollici, per esempio, che costa nella sua versione base 1.039 euro).

La virtù, dicevano gli antichi (ma in questo caso lo pensa anche Apple), sta nel mezzo. Oppure, per scomodare ancora la saggezza popolare, il fine giustifica i mezzi: chi cerca un tablet coi fiocchi può puntare a occhi chiusi su un oggetto di questo tipo, chi vuole qualcosa di più simile a un PC, soprattutto in ambito lavorativo, farebbe meglio a guardare altrove.

iPad Pro 9,7'': le immagini

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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