Apple iOS 8: 5 novità per il 2015
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Tecnologia

Apple iOS 8: 5 novità per il 2015

Prima della prossima versione, il sistema operativo di iPhone e iPad potrebbe dare grosse soddisfazioni già nei prossimi mesi. Ecco in che modo

Non c’è che dire: iOS 8 ha avuto un grande inizio. Menu più semplici, abbellimenti grafici e in generale una stabilità che mai si era vista prima. Anche i dispositivi più datati, come iPhone 4S e iPad 2, dopo la prima tornata di aggiornamenti hanno trovato nuova linfa dal sistema operativo mobile di Apple. Nonostante questo c’è la sensazione che serva ancora qualcosa per mantenere un certo distacco dall'agguerrita concorrenza e cercare di rosicchiare un po’ di utenti ad Android, considerando che il robottino verde gode di una vastità di smartphone e tablet su cui è installato che non è paragonabile ai prodotti iOS sul mercato.

Negli anni la casa di Cupertino ha imparato a pescare a piene mani nei progetti dei rivali per rendere più appetibile il suo OS: un esempio è il menu a scorrimento inaugurato con iOS 6 e introdotto anni dopo quello di Android. Tra rivoluzioni e conferme, in che modo iOS 8 si può migliorare? Quali funzioni o caratteristiche permetterebbero ad Apple di salire un ulteriore gradino della scala che conduce all’apice della perfezione?

Secondo molti la strada da seguire è quella già tracciata dall’introduzione di HealthKit e Apple Pay, ovvero due modi per aprire il mondo di iPhone e iPad anche ad altre aziende che potranno integrare le loro app con le piattaforme lanciate negli ultimi mesi. Non bisogna poi dimenticare la possibilità di cambiare elementi del sistema che pensavamo insostituibili, come la tastiera, con alternative scaricabili dall’App Store. Insomma il futuro di iOS è già partito, ecco dove potrebbe andare.

Aggiornamenti meno frequenti

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È dietro le porte un nuovo aggiornamento “minore” di iOS 8, che arriverà nelle prossime settimane alla versione 8.1.3. Con questo Apple avrà rilasciato cinque update dal primo lancio di settembre, con la media di quasi un aggiornamento al mese. La scelta potrebbe essere vista come la volontà dell’azienda di risolvere il prima possibile tutti gli erorri individuati con ogni versione anche se, pensandoci bene, questa eccessiva periodicità potrebbe rappresentare un problema.

Aggiornare di continuo il sistema operativo, senza che molti utenti si rendano conto del perché, potrebbe ridurre il carattere esclusivo che Apple ha instaurato da anni con i suoi fan. Tranne i casi in cui si rende davvero necessario un intervento nel breve termine, come la risoluzione dei problemi alla batteria o quelli del Wi-Fi, Bluetooth ed NFC, gli altri aggiustamenti fatti attualmente in corsa possono essere concentrati in una sola volta, magari enfatizzando ciò che cambia con la nuova versione (nel gergo “changelog”).

Schermata iniziale

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Semplice e intuitiva, ma anche noiosa e statica. Diciamo la verità: la pagina di iOS che mostra icone e cartelle sarà pure funzionale, permettendo un accesso veloce ad ogni app e funzione, ma potrebbe darci qualcosa in più. Il che non si traduce per forza con la marea di widget presenti su Android ma con l’aggiunta di qualche elemento più vivo, simile a quanto accade per le mattonelle vive di Windows Phone.

Una necessità, quella di avere elementi più accattivanti e interattivi, che si sente soprattutto sul grande schermo dell’iPhone 6 Plus, dove lo spazio a disposizione sembra al momento davvero poco sfruttato. Basterebbe già far decidere all’utente dove posizionare le singole icone, senza partire per forza dal primo spazio disponibile in alto a sinistra. Possibilità che renderebbe più semplice raggiungere cartelle e app sui display più grandi, bloccandole un po’ dove si vuole.

Collegamenti rapidi

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Quello che su Android si chiama “App Drawer” è la vista di tutte le app, di solito accessibile premendo l’apposito tasto in fondo a destra delle diverse versioni/personalizzazioni del sistema operativo. Un menu che permetterebbe ad Apple di non mostrare sulla schermata principale un’icona per ogni app o funzione presente sul telefono ma solo quelle preferite dagli utenti.

È pur vero che questo avvicinerebbe di molto iOS 8 ad Android ma consentirebbe di organizzare meglio lo spazio sulla homescreen, senza dover creare per forza cartelle per ridurre al minimo il numero delle pagine. Ci sarebbe già il modo per mostrare il drawer: rapido scorrimento da sinistra a destra dalla prima pagina, proprio lì dove prima c’era la barra di ricerca di Spotlight.

Nuovi pulsanti

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Prendiamo come paragone l’iPhone 6 Plus, non per altro perché sembra avere un form factor che alle persone è piaciuto particolarmente. Apple ha introdotto la possibilità di toccare (senza premere) due volte il tasto home per far scendere tutto lo schermo a metà, così da raggiungere varie zone con una sola mano. In realtà questa scelta sembra più un palliativo che una funzione vera e propria.

La vera novità sarebbe introdurre finalmente un paio di tastini al fianco dell’unico presente, magari a sfioramento come accade su alcuni Samsung Galaxy. Spazio per un’integrazione del genere ve ne sarebbe a sufficienza e permetterebbe a chiunque di utilizzare alcune funzioni, come Indietro e Avanti, all'interno di molte app: dalla Musica ai Video passando per Safari, Email e Contatti, semplificando di molto la vita degli utilizzatori.

App specifiche

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L’iPhone 6 Plus è oramai tra noi da diversi mesi ma le app in grado di valorizzarne le dimensioni sono ancora limitate. La domanda è d’obbligo: perché? Apple ha deciso di non differenziare le app presenti sullo Store per iPhone 6 Plus da quelle degli altri iPhone, come accade da sempre per iPad.

Il grosso cambiamento del 2015 potrebbe essere proprio questo: indicare al fianco di ogni app se va bene anche per il phablet e tablet di Cupertino oppure se è ottimizzata solo per gli schermi inferiori ai 5.5 pollici. Non si tratta di fare un favore a chi scarica app ma anche a chi le produce. Apple potrebbe infatti essere la prima azienda a proporre tre diverse categorie di app: smartphone, phablet e tablet per accaparrarsi nuovi sviluppatori e indirizzare al meglio i possibili clienti.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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