Apple cede all’Antitrust: sì alla garanzia di due anni in Italia
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Apple cede all’Antitrust: sì alla garanzia di due anni in Italia

Antitrust 1 - Apple 0. Il braccio di ferro sulle garanzie per i prodotti Apple in Italia si conclude con una capitolazione di Cupertino, che ritirerà i pacchetti AppleCare dai negozi

Ci sono voluti quasi 12 mesi, 900.000 euro e il richiamo ufficiale di un Commissario UE, ma alla fine Apple ha sventolato bandiera bianca. Dal 9 novembre, l’azienda della mela morsicata ha cominciato a ritirare i pacchetti AppleCare Protection Plan (APP) da tutti gli Apple Store e i rivenditori Apple italiani.

Per chi si fosse perso l’ennesimo contenzioso tra Apple e l’Antitrust, il problema riguardava la garanzia base dei prodotti venduti. Le leggi vigenti in molti paesi UE stabiliscono che per i dispositivi come quelli prodotti da Apple si debbano garantire almeno i primi due anni di assistenza gratuita. Negli Stati Uniti, l’assistenza gratuita si limita a un solo anno, ragion per cui Apple da anni ha ideato un pacchetto a pagamento (AppleCare, appunto) che consente di estendere la garanzia fino a tre anni dalla data di acquisto e di usufruire di opzioni aggiuntive di assistenza da parte di esperti Apple.

Nell’introdurre APP in territorio Europeo, tuttavia, Apple non si è premurata di ricalibrare l’offerta del pacchetto di assistenza a pagamento, ma soprattutto, almeno secondo l’Antitrust, non si è preoccupata di informare i suoi clienti del loro diritto di usufruire di un’assistenza gratuita biennale. Per questo motivo, lo scorso dicembre, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato il colosso di Cupertino per “Mancata informazione e riconoscimento della garanzia legale” e “Informazioni fuorvianti per indurre alla sottoscrizione del contratto di assistenza aggiuntiva a pagamento”. La multa ammontava in totale a 900.000 euro.

Decisa  a non mollare l’osso, Apple ha fatto subito ricorso ma, a marzo, il Tar ha detto picche . Nonostante ciò, la situazione si è protratta sostanzialmente immutata fino allo scorso ottobre quando, dopo aver ricevuto testimonianze e proteste di associazioni dei consumatori italiane e europee, il Commissario Europeo per la Giustizia, Viviane Reding, ha scritto ai 27 stati membri dell’UE , ponendo l’accento su quelle che considerava “pratiche di mercato inaccettabili.

Alla fine, Apple sembra aver ceduto. Reuters infatti ha rivelato che l’azienda ha provveduto a ritirare dai negozi i pacchetti di assistenza a pagamento, che in questo momento possono essere acquistati unicamente dal sito dell’AppleCare Protection Plan dove, per altro, viene confermata l’intenzione della compagnia di adeguarsi alle normative vigenti nello Stivale.

Solo AppleCare Protection Plan ti offre un servizio unificato di assistenza e supporto da parte degli esperti Apple, così puoi risolvere con un’unica chiamata la maggior parte dei problemi.” si legge ora nel sito “I vantaggi di AppleCare Protection Plan si aggiungono ai due anni di garanzia del venditore previsti dalla normativa italiana a tutela del consumatore

Rimane da capire se, quando e come Apple reintrodurrà il pacchetto AppleCare nei negozi, ma a parte questo, la controversia italiana sembra essersi ormai risolta. Lo stesso però non si può dire per il resto dell’UE, dove i consumatori ora potrebbero sfruttare questo precedente per pretendere un trattamento simile.

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Fabio Deotto