Tecnologia

Apple: ecco gli oggetti di cui non potremo fare a meno

Non solo iPhone 7, ma tanti altri prodotti che oggi non consideriamo come necessari. Proviamo a immaginarli

Qualche giorno fa Tim Cook, CEO di Apple, ha rilasciato un’intervista alla CNBC. Tra le tante cose, ha parlato dei recenti risultati finanziari di Apple, che hanno riscontrato la prima flessione nei ricavi in 13 anni. Non è tutta colpa dell’azienda di Cupertino sia chiaro; forse il mondo non ha più bisogno degli smartphone, almeno non nella forma a cui siamo abituati oggi. La preoccupazione è evidente, il Time ha affermato che l'iPhone è il gadget che ha cambiato la storia, fallire non è dunque contemplato. 

Tuttavia Cook ha detto di non preoccuparsi, un momento così può starci, soprattutto quando dietro l’angolo c’è un mercato cinese in aumento, circa il +70% di nuovi iPhone venduti, e uno switching da Android del 40%. Soprattutto non è il momento di agitarsi quando Apple ha in cantiere una serie di novità pronte a sconvolgere, nuovamente dopo smartphone e tablet, il mondo della tecnologia. Il CEO non si è lasciato sfuggire nulla a riguardo, ma proviamo ad immaginare quali prodotti la Mela potrebbe presentare da qui alla fine dell’anno. Freccia a destra per approfondire!

iPhone 7

È il più atteso e probabile, ma anche quello dietro cui si celano gli interrogativi maggiori. Sarà, esteticamente, come i modelli precedenti? Avrà una fotocamera in grado di leggere il volto per uno sblocco intelligente? Farà davvero a meno del jack audio per lasciare alla sola porta lightning (o micro USB di Tipo-C) il compito di ricaricare il dispositivo e trasferire l’audio alle cuffie? Tante indiscrezioni, pochissime conferme. Dopo troppo tempo, l’iPhone 7 potrebbe delinearsi come il primo “nuovo” smartphone di Cupertino, quello che dovrà rialzare le sorti del marchio.

Apple Watch 2

È il momento di cambiare. Dopo il primo modello, presentato a settembre del 2014, Apple potrebbe rinfrescare la gamma smartwatch con corpose novità a bordo. I più malinconici sperano in un design circolare ma le chicche sarebbero altre. A partire da uno slot per nano SIM per finire alla possibilità di collegarsi al Wi-Fi anche senza smartphone nei dintorni. Vorrebbe dire avere con sé un iPhone in miniatura in grado di fare tutto, anche ricevere ed effettuare telefonate; magari in video tramite una fotocamera frontale. Avrà altri sensori, in grado di dirci il livello di pressione arteriosa, la temperatura corporea e la quantità di glucosio nel sangue.

La salute

Notizia di oggi: Apple ha assunto Yoky Matsuoka, uno dei co-fondatori dei Google X Labs ed ex capo della divisione tecnologia di Nest. L’obiettivo è di lavorare ai progetti della Mela in ambito salute. Cosa aspettarsi? Di certo un incremento di app che sfruttano HealthKit e CareKit, piattaforme a disposizione degli sviluppatori per creare app specifiche che vadano al di là della semplice misurazione del battito cardiaco. Si parla di monitoraggio del glucosio, pressione arteriosa e tanto altro. Aspettiamoci una valanga di accessori medici 2.0, connessi al telefono e al database del medico di famiglia.

Realtà virtuale

Samsung ha i Gear VR, LG i 360 VR, Huawei i suoi VR, HTC i Vive, Oculus i Rift e così via. Insomma, nel calderone degli accessori per la realtà virtuale manca solo Apple. Settembre sarà il mese giusto per vedere un visore a cui agganciare l’iPhone per godere pienamente di applicazioni e giochi in 3D. Le possibilità di connessione sono due: attaccare gli smartphone ai visori tramite dock integrato (proprio come i Gear VR), oppure sfruttare uno smart connector alla base del telefono, simile a quello dell’iPad Pro. La seconda ipotesi apre ad un mondo di gadgettistica potenzialmente infinito, un esempio è l'LG G5.

Realtà aumentata

Non se ne parla dai tempi dei Google Glass. Un paio di anni fa gli occhialini connessi ad internet erano di moda e una versione Apple pareva imminente (qui un brevetto a riguardo la cui prima bozza risale al 2006). Poi un raffreddamento generale, dovuto anche al non-successo dell’oggetto di Big G, relegato a gadget estemporaneo per il mondo aziendale. In tal senso, Cook potrebbe dar vita ad una nuova rivoluzione consumistica; un occhiale connesso all’iPhone capace di ricevere e visualizzare le notifiche, mostrare il percorso da Mappe e far parlare al telefono con un paio di auricolari integrati. La chiave di volta sarebbe la possibilità, immediata, di adattare le lenti classiche di ognuno, così da renderlo un prodotto mass-market unico.

Lo specchio magico

Ma cerchiamo di andare oltre. Tra i big dell’hi-tech, Samsung è la prima ad aver lanciato uno specchio magico. Si tratta di un oggetto da bagno (o salotto) che oltre a svolgere la sua funzione classica può riprodurre contenuti multimediali e mostrare informazioni prese da internet, come il meteo, il traffico e tanto altro. Alla CNBC Tim Cook ha detto: “Presenteremo prodotti di cui non potrete fare a meno e ai quali oggi non pensate nemmeno. Guarderete indietro e direte ”. Impossibile non immaginare un prodotto futuristico del genere, qualcosa che oggi tutti hanno in casa ma che nessuno intende come centro multimediale domestico.

Apple Car

L'auto senza pilota, o comunque dotata di tante chicche hi-tech, è stata per tanto tempo nei pensieri di Steve Jobs. Il compianto fondatore della Mela non ha fatto in tempo a realizzare il suo sogno, che potrebbe segnare la svolta epocale sotto la guida di Tim Cook. I segnali di un reale interesse di Apple nel mondo delle automobili si sono susseguiti per tutto il 2015. Che a Cupertino ci sia in cantiere una Apple Car è praticamente certo anche se, a differenza di altri prodotti, le indiscrezioni in rete tacciono. Un motivo in più per accelerare nello sviluppo è il recente accordo tra FCA e Google, che porta l'auto di quest'ultima più vicina ad una realizzazione concreta. Ad Apple, per quanto ne sappiamo noi, manca questo: un partner automotive in grado di abbassare i costi di produzione e garantire il rispetto dei tempi. Ma forse è già tutto scritto e pronto ad essere svelato.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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