WhatsApp & Co battono gli Sms
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Tecnologia

WhatsApp & Co battono gli Sms

La conferma arriva da un’indagine condotta da Informa per il Financial Times: nel 2013 il numero di messaggi gratuiti sarà circa il doppio dei corrispettivi a pagamento

L’SMS è morto, o poco ci manca. Nell’era di WhatsApp, iMessage e di tutte le varie applicazioni che permettono di comunicare gratuitamente, il tradizionale messaggino di testo non ha più ragion d’essere.

L’ultima conferma in ordine di tempo arriva da una ricerca condotta dall’istituto di analisi Informa per conto del Financial Times che sancisce di fatto il sorpasso delle cosiddette applicazioni di free messaging ai danni dei corrispettivi sistemi a pagamento. Lo scorso anno – spiega l’autorevole quotidiano britannico – la media del traffico giornaliero fatta registrare dai servizi che sfruttano la rete Internet per le comunicazioni testuali è stata di 19 1 miliardi di messaggi, quasi 1 milione e mezzo in più rispetto agli SMS. Un divario destinato a crescere col passare del tempo: le prime stime per l’anno in corso parlano infatti di oltre 40 miliardi di messaggi gratuiti al giorno, praticamente il doppio dell'alternativa offerta dai provider telefonici.

Al di là delle ovvie considerazioni sul cambiamento delle nostre abitudini digitali , si tratta di un risultato che impone una seria riflessione sul futuro dell’industria delle telecomunicazioni. Gli SMS rappresentano infatti una fonte di reddito ancora piuttosto importante per gli operatori, quantificabile in circa 120 miliardi di dollari all'anno.

Se, come tutto lascia presagire, l’utenza mobile trasferirà le sue conversazioni sul Web l’industria delle telco dovrà certamente correre ai ripari per recuperare parte degli introiti perduti. In che modo non si sa ancora, ma di certo non basterà agire solo sulla leva del prezzo. Al di là della gratuità, infatti, i servizi di messaggistica nati sotto il segno di WhatsApp si stanno dimostrando un’alternativa più gratificante anche sul piano dell’esperienza d’uso giacché permettono, ad esempio, di incorporare link ai video o di attivare chat di gruppo.

Da qui il monito di Neelie Kroes, Commissaria Europea per le Telecomunicazioni: "La mucca da mungere sta morendo. Per le telco è arrivato il momento di svegliarsi e annusare il caffè del traffico dati".

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