Quip: scrivere online insieme non è mai stato così facile
Tecnologia

Quip: scrivere online insieme non è mai stato così facile

Il cocreatore di Google Maps e FriendFeed vuole rivoluzionare il word processing, all'insegna della mobilità e della collaborazione. Vediamo come

Un elaboratore di testi moderno che aiuta a stilare documenti dall'aspetto accattivante ovunque da desktop, smartphone e tablet. E che permette di farlo a quattro o più mani. È quanto si sono prefissati di creare Bret Taylor e Kevin Gibbs, e il risultato è Quip , da poco disponibile in forma di servizio online e di app per dispositivi mobili con sistema operativo iOS e Android.

Sia Gibbs che Taylor hanno lavorato in Google e hanno un passato prestigioso di ideatori di servizi rivoluzionari. Gibbs è il creatore della piattaforma di cloud computing Google App Engine mentre Taylor è il cocreatore di Google Maps e del social network FriendFeed, poi acquisito da Facebook.
Quip è la loro nuova avventura, in cui hanno ripensato la scrittura ed elaborazione di testi online. Facile da utilizzare e con un'interfaccia pulita ed essenziale, il servizio è completamente accessibile dagli schermi touch piccoli e grandi, permette di formattere il documento e di inserire immagini, tabelle e altri contenuti esterni e ha funzioni di condivisione, dialogo e collaborazione contestuali e automatiche insite in ogni documento che creiamo.

Come si usa

Quip si può utilizzare via web browser e tramite un'app universale e gratuita per iPhone, iPod touch e iPad . Per smartphone e tablet Android è disponibile su Google Play una Preview Release  che verrà sostituita più avanti da una versione più completa e affidabile.

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La registrazione e l'utilizzo di Quip in forma base è gratuito e permette che fino a cinque persone collaborino ad uno stesso documento e condividano cartelle. Per team, redazioni e aziende che hanno più utenti e hanno esigenze più avanzate di amministrazione, gestione e sicurezza c'è l'offerta a pagamento Quip Business che costa 12 dollari al mese e più avanti si aggiungerà una formula ancora più potente (e costosa), Quip Enterprise.

Come funziona 

Quip tiene fede alla sua promessa: è un buon ambiente per scrivere e modificare rapidamente e agilmente testi a più mani coordinandosi e lavorando senza soluzione di continuità da postazioni fisse e dispositivi mobili.

La schermata di partenza è chiamata desktop e serve ad accedere ai documenti e (tramite un'icona in basso a destra) crearne rapidamente di nuovi. Nella versione via browser e su iPad abbiamo inoltre una colonna a sinistra con le ultime notifiche pertinenti a messaggi, nuovi documenti ed eventuali modifiche.

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Una volta che si crea o passa a lavorare su un documento lo spazio a destra serve a lavorare sul testo e la colonna di sinistra (che ha in alto un pulsante per invitare un utente a collaborare) è dedicata ad una sorta di chat in tempo reale che svolge due ruoli: indica accessi e modifiche al documento, con stralci, e fa da instant messaging tra gli autori, permettendo di discutere e coordinarsi durante il lavoro.

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Mentre dal browser la colonna di notifiche/chat è sempre presente su iPad e iPhone, ruotando il dispositivo in modalità ritratto, scompare e offre l'editing a tutto schermo dei testi. L'interfaccia è pulita e ridotta all'osso. Le funzioni di formattazione grafica e l'inserimento di immagini ed altro si fanno tramite pulsanti posti sopra la tastiera virtuale di iOS, mentre l'ingranaggio in alto a destra permette di condividere o eliminare il documento (operazioni possiibili anche dalla schermata desktop)

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Su iPhone c'è ovviamente molto meno spazio ma c'è tutto: desktop, notifiche e chat contestuale ed editing (a cui si passa con swipe laterali), incluse le funzioni di formattazione sopra la tastiera.

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Cosa non va e cosa manca

Anzitutto Quip non è una soluzione completa di Office online, quindi il confronto con Google Docs/Drive, Office 365, iWork o le offerte di Zoho è impari, e fuori luogo. Inoltre mancano diverse caratteristiche, sia pertinenti alla stesura e modifica dei testi che all'aspetto collaborativo.

Non c'è per ora alcun modo di importare un testo già pronto , ad esempio una bozza, e manca una funzione contacaratteri. Durante le prove sui dispositivi iOS sono stati notati problemi con il correttore ortografico ed alcune impostazioni e funzioni non sono disponibili nelle app, ad esempio la disattivazione della notifica di messaggi e modifiche via email, che si può fare solo dal browser .

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Le modifiche del testo sono evidenziate bene e con colori ma solo nella colonna di chat contestuale e, a differenza di Google Docs, non c'è un sistema di versioning che permetta di esaminare le varie versioni del documento ed eventualmente di ripristinarne una precedente. 

Nota: si ringrazia Serena Di Virgilio e Cristiano Ferrari per la collaborazione nella fase di test del servizio.

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Nicola D'Agostino