Nokia X: cosa ci piace (e cosa no) del nuovo smartphone “Android-Soft”
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Nokia X: cosa ci piace (e cosa no) del nuovo smartphone “Android-Soft”

Un dispositivo tutto nuovo – anzi tre – per avere in un colpo solo le applicazioni di Android unitamente a quelle offerte dall'accoppiata Nokia-Microsoft. Ma il mondo Google rimane fuori

L'ora X è arrivata. Alle 8.30 di questa mattina, Stephen Elop in persona ha tolto i veli al nuovo Nokia X, quello che potremmo definire il primo terminale "Android-Soft" della casa finlandese (e della storia). Uno smartphone Android che non tradisce la filosofia Microsoft, di certo un esperimento anomalo, per certi versi unico, nell'attuale panorama della telefonia intelligente.

L'obiettivo, comunque la si voglia vedere, è ambizioso: pur senza venire meno al suo ruolo istituzionale (quello cioé di un'azienda destinata a diventare il futuro branch di Microsoft nel settore dei dispositivi mobili), Nokia vuole cavalcare il successo di Android, letteralmente dirompente nella fascia medio-bassa del mercato e nei Paesi emergenti. Lo fa con una proposta “scalata” secondo tre varianti di prodotto – Nokia X, X+ XL – in base alla metratura del display (da 4 a 5 pollici), alle risorse hardware (fotocamera da 3 a 5 megapixel, RAM da 512 a 768 mega) e ovviamente al prezzo: 89, 99 e 109 euro Iva esclusa.

Ciò che non cambia è il design (il looking feel, dentro e fuori, è quello del mondo Lumia), il supporto dual-sim (presente su tutti e tre i dispositivi) e, soprattutto, il sistema operativo: una versione modificata di Android che mette a fattore comune i servii della premiata ditta Nokia-Microsoft con la sovrabbondanza di applicazioni del mondo Play Store. "Nokia X – spiega Paola Cavallero, AD di Nokia Italia – è una famiglia di prodotti che consente di accedere alle applicazioni Android attraverso il Nokia Store e ai negozi virtuali di terze parti, unitamente ai servizi Nokia e Microsoft. In questo modo possiamo dare una risposta concreta a a tutti quegli utenti, soprattutto giovani, che vogliono una grossa quantità di applicazioni ma anche un sistema hardware di qualità".

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APERTURA, APPLICAZIONI E PREZZO: PERCHÈ NOKIA PUÒ CREDERCI
Ancor prima di attendere il riscontro del mercato (le vendite cominceranno dall'Asia e dal Sud America per poi proseguire nel resto del mondo), si può senz'altro dire che Nokia X sia un interessante tentativo di uscire dagli schemi. In un panorama fatto di dispositivi mobili che obbligano gli utenti a scegliere uno e un solo sistema operativo, la nuova famiglia di smartphone Made in Espoo rappresenta un raro esempio di integrazione incrociata fra due piattaforme: da un lato c'è Android e tutto il suo substrato di applicazioni, dall'altro l'interfaccia e i servizi chiave sviluppati dall'asse Nokia-Microsoft (dal navigatore Here allo streaming di Mix Radio, dal cloud di One Drive a Skype e Outlook). Il tutto confezionato in una proposta che appare piuttosto equilibrata in termini di rapporto qualità-prezzo (nella fascia intorno ai 100 euro, gli utenti Android lo sanno bene, è facile cadere nel bluff). Insomma, quel vecchio ritornello per cui Nokia fa terminali di qualità ma poveri di applicazioni questa volta non può essere suonato.

NON È TUTTO ANDROID QUELLO CHE LUCCICA
Per dovere di cronaca va anche detto che sui nuovi terminali della Serie X non ci sarà l'intero catalogo delle applicazioni Android. Circa un quarto dei titoli presenti oggi su Play Store - nella fattispecie tutte quelle applicazioni che fanno leva sui servizi e le API Google - non sarà infatti supportato nativamente. Ciò si tradurrà in un'esperienza Android con una marcia in meno, scremata cioé da tutti i principali servizi della grande G (da Google Maps a Drive, da Chrome a Google Now), ancorché alcuni utenti (presumibilmente i più smanettoni) potranno comunque tentare la carta del rooting.

Ma la preoccupazione più grande per i potenziali acquirenti del nuovo Android-Soft di Nokia è un'altra: che ne sarà del progetto X quando Microsoft completerà l'acquisizione di Nokia? Continuerà a essere supportato parallelamente o verrà abbandonato per puntare anima e corpo sul sistema operativo della casa? Da Redmond arrivano per il momento segnali rassicuranti, ma l'impressione è che molto dipenderà dai risultati di vendita. Nokia X, in fondo, è uno smarphone nato per fare grandi numeri.

 

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