Google: ecco come esercitare il diritto all'oblio. Così si può chiedere di essere dimenticati
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Google: ecco come esercitare il diritto all'oblio. Così si può chiedere di essere dimenticati

Da oggi online una procedura per chiedere la cancellazione di link a notizie private o imbarazzanti. Lo annuncia Larry Page in un'intervista al Financial Times

Volete essere dimenticati, almeno online? Si può fare, compilando questo modulo che Google ha messo online oggi. Lo ha annunciato Larry Page, co-fondatore di Google in un’intervista al Financial Times: “Non è niente di nuovo, abbiamo già un meccanismo simile per eliminare risultati legati a violazione del copyright o pedopornografia”.

È un tentativo di bilanciare le esigenze operative del motore di ricerca americano con la recente sentenza della Corte di giustizia Ue, che ha garantito ai cittadini europei il diritto a “rivolgersi direttamente al gestore di un motore di ricerca per sopprimere link a pagine web che contengono informazioni su di sè”. Quello che per la Corte Ue è un diritto rischia di diventare una complicazione ingestibile per Google.

In due settimane dalla sentenza, ha detto Page, “abbiamo ricevuto qualche migliaio di richieste da cittadini europei” che chiedevano di informazioni personali considerate imbarazzanti o riservate. Buona parte delle richieste sono arrivate da persone note, dicono da Mountain View.

Google non vuole andare alla guerra, ma non rinuncia a una stoccatina: “È comunque meglio che le proprie informazioni siano custodite da società come la nostra, piuttosto che da un governo, che non garantisce alcuna procedura per accedere ai dati. Noi abbiamo una reputazione da proteggere in tutto il mondo, i governi… non credo che tengano così tanto alla vostra privacy”.

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Marco Pedersini

Giornalista. Si occupa di esteri. Talvolta di musica. 

Journalist. Based in Milan. Reporting on foreign affairs (and music, too). 

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