Diritto all'oblio: Google inizia a cancellare i risultati sgraditi
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Diritto all'oblio: Google inizia a cancellare i risultati sgraditi

Il motore di ricerca ha cominciato ad osservare la sentenza della Corte Ue

Google ha iniziato a cancellare i risultati delle ricerche che riportano notizie "inadeguate, non più rilevanti o eccessive in relazione agli scopi per cui sono state pubblicate". Lo segnala il Wall Street Journal .

Attenzione: non si tratta di informazioni false, incomplete o riportate in modo tendenzioso. Stiamo parlando di notizie esatte, ma che coinvolgono persone che preferiscono non vederle segnalate online. I cittadini europei, in base a una sentenza della Corte di giustizia Ue, possono chiedere ai motori di ricerca di rimuoverle (ma soltanto dai loro siti con dominio europeo ).

I tecnici di Google stanno cancellando i risultati di ricerca che riguardano le prime richieste accolte (tra le 41 mila ricevute). Chi ha fatto domanda riceverà una comunicazione via mail a partire da oggi. "È un processo nuovo per noi" ha detto un portavoce di Google, "stiamo valutando ogni singola richiesta e stiamo lavorando per smaltire la coda il più in fretta possibile".

È un caso nato in Spagna, dagli aspetti decisamente controversi. Panorama.it ne ha parlato con Luciano Floridi, uno dei cinque esperti a cui Google ha chiesto aiuto per trovare una soluzione. Trovate le sue risposte in questo articolo:

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Marco Pedersini

Giornalista. Si occupa di esteri. Talvolta di musica. 

Journalist. Based in Milan. Reporting on foreign affairs (and music, too). 

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