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Tecnologia

Ashley Madison, le 30 (stupide) password più usate

Nell'oasi della trasgressione regna l'imprudenza: le chiavi d'accesso sono banalissime. Lo svelano gli stessi hacker che hanno violato il sito

Dagli abbonati al peccato, dai professionisti della trasgressione, dai fedelissimi del tradimento, sarebbe stato lecito aspettarsi qualche cautela in più. Non certo scudi di livello militare, combinazioni di numeri, lettere e caratteri astrusi, indecifrabili e altrettanto mai memorizzabili, ma questo scempio, questo coagulo di ingenuità, davvero proprio no.  

E invece si scopre che sul sito di Ashley Madison bucato dagli hacker, c’è una statistica ancora più imbarazzante dell’imbarazzo del furto di dati stesso: le password scelte dagli utenti fanno arrossire. Non solo perché hot, il volume è limitato, ma innanzitutto perché banalissime. La più usata è la famigerata «123456», la stessa più gettonata del 2014 per tanti servizi innocui. Quasi 121 mila fedifraghi o aspiranti tali l’hanno reputata sufficiente a custodire le loro brame di sesso extraconiugale e scappatelle complici assortite. O hanno abbracciato le sue ingenue varianti: «12345», «1234567», numeri più e numeri meno. Ecco le prime 30 scelte a furor di tasti. 

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C’è il repertorio completo dei luoghi comuni, dell’autogol digitale: l’evergreen «password», al terzo posto, la variante «password1» un po’ più giù; «qwerty», «abc123», «000000» e altre facilissime da ricordare. L’unica nella top dieci davvero in tema con il sito, diciamo così, è quella che celebra l’organo sessuale femminile. Non è la sola a luci rosse, come avrete potuto leggere in autonomia, ma sommando le volgarità varie, gli inviti a darsi da fare sotto le lenzuola o altrove, non si arriva che a un terzo della suprema, irraggiungibile, cretinissima «123456».

Le altre chiavi d’accesso dicono molto sulla popolazione prettamente maschile del portale: ci sono sport, in ordine «football» e «baseball»; chi si sente «superman» e chi si limita a un telegrafico «hello». Cinque mediocri lettere. Che assieme ai pochi numeri in sequenza, impietosamente svelano il lessico elementare che protegge il tradimento.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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