Corea del Nord contro USA: da che parte sta Anonymous?
Cyber Security

Corea del Nord contro USA: da che parte sta Anonymous?

Per la seconda volta in un mese gli hacktivisti violano siti filo-governativi abbracciando la causa sudista

Non è un mistero che Kim II-sung non faccia sforzi per sembrare più simpatico o almeno più propenso a discutere con i cugini del sud e gli alleati americani prima di annunciare il lancio di bombe un po’ dappertutto. Fatto sta che molti nordcoreani lo seguono proprio per la sua innata stazza autarchica che sprizza sicurezza da ogni parte in un ultimo, disperato slancio di orgoglio nazionale. Il governo di Pyongyang ha sempre fomentato i propri cittadini verso la battaglia contro il nemico e un appoggio fondamentale lo ha ricevuto dal sito Uriminokkiri.com, da sempre attivo nel promuovere testi, foto e video contro le truppe occidentali.

A pochi giorni dal primo “avvertimento” di Kim II-sung a sudcoreani e statunitensi il sito aveva montato un video in cui si vedevano vari monumenti americani cadere sotto i colpi dei missili lanciati dalle truppe di Pyongyang, tutto artefatto ovviamente ma in grado di far rizzare i capelli a quella parte (cospicua) del mondo che ora come ora vorrebbe tutto tranne che una guerra. Ebbene Anonymous sta ancora una volta cercando di far aumentare le preoccupazioni alla Corea del Nord continuando ad hacker uno dei siti più seguiti dal paese. Per la seconda volta nel mese di aprile Uriminzokkiri è stato messo offline e restituisce, per chi cerca di accedervi, un errore di timeout. Attraverso l’account Twitter ufficiale del portale, anch’esso nelle mani di Anonymous da un po’, gli hacker sentenziano: “Diversi siti web nordcoreani sono nelle nostre mani. Saranno abbattuti”.

Già altri siti di notizie nordcoreani erano stati violati dagli hacker che aveva inserito nelle homepage immagini beffarde del leader nazionale e mentre alcuni (minjok.com e paekdu-hanna.com) sono oramai inaccessibili, altri come jajusasang.com sono tornati a funzionare. All'inizio di aprile Anonymous ha cominciato la sua personale battaglia contro la Nord Corea dichiarando come Kim II-sung dovrebbe “interessarsi maggiormente del suo popolo che muore di fame invece di minacciare il mondo con missili balistici intercontinentali e armi nucleari”. Il gruppo aveva anche preso il controllo dell’account Flickr della Corea del Nord nei primi di aprile anche se ora l’utente non risulta più attivo.

Ma qual è il reale obiettivo di Anonymous dietro gli attacchi ai siti nordcoreani? In un post diffuso su Pastebin il gruppo ha detto di puntare a far smettere al governo di minacciare il mondo con le armi nucelari: “Kim II-sung deve dimettersi, la Corea del Nord deve istituire una democrazia e il paese deve consentire l’accesso libero al web senza censura per tutti i cittadini”. Finora sembra che le azioni degli Anonymous non abbiano spostato di una virgola il capo nordcoreano anzi, la Corea del Nord è diventata ancora più minacciosa innalzando la tensione in tutto il mondo minacciando non solo i cugini del Sud ma anche il Giappone e gli Stati Uniti.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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