I robot che hanno fatto la storia
Tecnologia

I robot che hanno fatto la storia

Da R2 D2 a Wall-E, una rassegna sugli esemplari di maggior successo fra quelli realmente approdati in commercio

Una collezione di quasi 100 esemplari unici per raccontare la storia e l’evoluzione dei robot di intrattenimento. Questa è in sintesi Io, Robotto - Automi da compagnia, la mostra inaugurata lo scorso sabato a Rovereto presso Palazzo Alberti Poja che raccoglie oltre 90 modelli di robot che in qualche tempo e luogo sono stati davvero venduti. L’esposizione, che rimarrà aperta per i prossimi sei mesi (fino al prossimo 27 agosto), nasce da un’idea del giornalista Massimo Triulzi, esperto di tecnologia e appassionato di robotica, e Franco Finotti, Direttore della Fondazione Museo Civico di Rovereto.

Da Aibo ERS 111 (il primo vero robot per l’intrattenimento domestico) a Nao, forse il più complesso e sofisticato androide acquistabile sul mercato, la rassegna svela e racconta non solo l’essenza del robot come compagno della persona in una delle dimensioni principali della vita, quella dello svago, ma anche la complessa e articolata evoluzione in cui il robot è inteso ora come semplice giocattolo meccanico ora come reale traguardo tecnologico ora come strumento domestico.

L’allestimento della mostra, spiegano i curatori, è realizzato per guidare i visitatori all’interno di una vera e propria storia della robotica di intrattenimento attraverso supporti multimediali e interattivi che presentano approfondimenti tematici per contestualizzare il robot nei diversi scenari culturali di cui è protagonista, dal cinema alla letteratura alla musica, e valorizzare le caratteristiche proprie di ogni esemplare.

[Scorri la gallery per vedere tutti i modelli]

Valentino Candiani
NAO (2012) - Nao è attualmente il più complesso e sofisticato androide acquistabile da un privato. Sviluppato in differenti versioni dalla Aldebaran Robotics, costola della Università di Parigi, Nao è dotato di intelligenza artificiale autonoma (Nao Life) e programmabile in differenti linguaggi, dotato di software per il riconoscimento vocale della Nuance, può riconoscere gesti e volti, ha 4 microfoni che gli permettono di localizzare i suoni con precisione, videocamere che permettono di registrare in HD e mani prensili. Ha inoltre sensori di pressione sotto ai piedi, e 25 gradi di libertà di movimento.

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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