Nuvap N1, la recensione della centralina che misura l'inquinamento
Tecnologia

Nuvap N1, la recensione della centralina che misura l'inquinamento

Un rilevatore da tenere dentro o fuori casa per misurare fino a 24 parametri ambientali e averli sempre sotto controllo (sullo smarthone)

Fra i vari dispositivi intelligenti che fanno parte di quel piccolo Universo che è l’Internet delle Cose, ce n’è uno che sembra fatto apposta per placare le nostre piccole e grandi preoccupazioni circa l'ambiente in cui viviamo. Si chiama Nuvap N1 e lo si potrebbe considerare come una vera e propria centralina portatile in grado di dirci com’è l’aria che respiriamo e l’acqua che beviamo.

L’idea, in buona sostanza, è quella di offrire a tutti, o perlomeno a chiunque sia dotato di un telefonino di ultima generazione, un accessorio per il rilevamento fai-da-te di tutti i principali parametri ambientali, dal particolato alle radiazioni elettromagnetiche, dall’inquinamento acustico alla radioattività. Nuvap N1 è infatti pensato per essere interamente controllato da uno smartphone, offrendo un quadro analitico ma al tempo stesso di facile lettura sulla salubrità dell'ambiente.

Dopo averlo provato per un mese vi spieghiamo come funziona e quali sono i suoi pregi e difetti

Cos’è
Nuvap N1 è sostanzialmente uno scatolotto delle dimensioni di una piccolo speaker portatile che si collega via Wi-Fi a qualsiasi dispositivo mobile di ultima generazione (Android, iOS e Windows Phone). La sua struttura, spiegano i creatori del progetto, si basa su un brevetto sviluppato per effettuare un controllo congiunto degli inquinanti attraverso un unico dispositivo.

In totale sono 24 i parametri che possono essere monitorati tramite l’N1, fra cui campi elettromagnetici (alta e bassa frequenza), radiazioni ionizzanti, WiFi, monossido di carbonio, metano, fumo, qualità dell'aria (H2, LPG, Alcohol, NH3, Etanolo, Toluene, polveri sottili), qualità dell’acqua (cloro, durezza, alcalintià, Ph, nitritie nitrati), inquinamento acustico, temperatura e umidità.

Come funziona
La prima cosa da dire sul Nuvap N1 è che può essere utilizzato sia attaccato alla presa di corrente che come dispositivo portatile. L’apparecchio è infatti provvisto di pile ricaricabili (già integrate) che ne abilitano la piena mobilità fino a un massimo di 8 ore senza ricarica. Questo aspetto consente al dispositivo di essere utilizzato sia come centralina stanziale, ad esempio nella propria abitazione, sia come rilevatore in situ per tutti quegli ambienti frequentati con una certa assiduità (un parco giochi, ad esempio, piuttosto che il posto di lavoro o una scuola).

La configurazione del Nuvap N1 è abbastanza semplice: basta scaricare l’omonima applicazione sul telefonino e cercare nella lista delle reti Wi-Fi disponibile quella del rilevatore. In questo modo verrà autorizzato l’accoppiamento diretto nonché il ponte con il Wi-Fi di casa.

L’interfaccia dell’app è studiata per offrire un quadro di sintesi sui principali parametri ambientali aggiornato all’ultima rilevazione (Nuvap N1 è programmato per effettuare una rilevazione automatica ogni 15 minuti); ciascuno di questi parametri può essere poi indagato nel profondo per valutare - ad esempio - quali sono state lo oscillazioni durante la giornata, la settimana o il mese. Qualora lo si desiderasse si può anche effettuare una misura puntuale di tutti gli inquinanti (o anche di uno solo di essi) per conoscere la situazione in un dato momento.

Gli inquinanti in aria vengono calcolati in modo automatico attraverso i sensori integrati all’interno del dispositivo. Diverso il discorso per quelli dell’acqua: la misura qui avviene tramite una provetta fornita in dotazione e una serie di stick al tornasole che si colorano in maniera divera a seconda dello stato o del livello di inquinante (cloro, durezza, alcalinità, Ph, Nitriti e Nitrati).

Cosa ci è piaciuto (e cosa no)
Sull'attendibilità dei dati registrati dal Nuvap N1 non possiamo esprimerci (per una controprova seria servirebbero attrezzature specifiche piuttosto costose). Possiamo però dire che il sistema ha sempre reagito in modo coerente rispetto alle variazioni ambientali cui è stato sottoposto: i risultati che abbiamo ottenuto lasciando il dispositivo in un incrocio cittadino, per intenderci, sono stati molto distanti da quelli ricavati in un tranquillo chalet di montagna.

Da sottolineare, fra le opzioni, la possibilità di impostare un allarme al superamento delle soglie critiche: significa, ad esempio, che il sistema è in grado di avvisarci qualora la concentrazione di fumo o metano in una stanza oltrepassi il livello di allerta.

Meno convincente la parte di test sulle acque: il ricorso a un sistema di valutazione non del tutto oggettivo - qual è la lettura di una cartina al tornasole - lascia ampi margini di incertezza. Per andare sul sicuro meglio recarsi in farmacia o presso un laboratorio degli Uffici Comunali o Provinciali e portare un campione d’acqua per un’analisi chimica-fisica più accurata.

Conclusioni
Nuvap N1 rappresenta una dimostrazione molto concreta degli orizzonti che l’Internet delle cose sarà in grado di aprire nell’immediato futuro. L’aspetto più riuscito del modulo sta sicuramente nella sua capacità di lavorare sul rilevamento di parametri così disparati - si va dall’inquinamento acustico al particolato - con un unico apparecchio di dimensioni tutto sommato modeste.

Il vero limite del N1 è rappresentato dalla sua utilità a lungo termine: dopo i primi giorni si tende a consultare sempre meno l’applicazione, fino quasi a dimenticarsene. A conti fatti (la versione base dell’N1 costa 499 euro) questa soluzione potrebbe essere più appetibile a chi un’abitazione non ce l’ha (ma la sta cercando) che non a chi si è già accasato. Va da sé che è meglio sapere prima ciò a cui si rischia di andare incontro piuttosto che prenderne atto a giochi fatti.

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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