Nexus 7, la risposta di Google al Kindle Fire
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Nexus 7, la risposta di Google al Kindle Fire

Il tablet di Google è arrivato, costa poco, supporta Android 4.1 e punta sfidare il Kindle Fire. Nel frattempo Google svela altre due novità: Nexus Q e i già attesi occhiali Project Glass

Il Nexus 7 ce lo aspettavamo un po’ tutti. Il Nexus Q e l’ennesima esibizione di Project Glass, invece, sono state due belle sorprese. Stiamo parlando della I/O conference di ieri, in cui Google ha messo in mostra una ventaglio di novità da leccarsi i baffi.

Andiamo con ordine.

Nexus 7: il tablet di Google
Le indiscrezioni trapelate alla vigilia del lancio sono state tutte confermate. Si tratta di un tablet Asus con un display 1280 x 800 IPS da 7 pollici ha come sistema operativo integrato Android 4.1 JellyBean, l’ultima creatura dei programmatori di Mountain View. Il processore è un quad-core Tegra 3, ha una camera integrata da 1,2 megapixel e supporta la tecnologia NFC per i pagamenti di prossimità. Nexus 7 sarà disponibile in due colori (bianco o nero) e in due versioni a 8 e 16 giga, a partire dalla metà di luglio (negli Stati Uniti).
Qualcuno continua a descriverlo come la risposta di Mountain View all’iPad di Apple, in realtà sembra più una risposta al Kindle Fire di Amazon. Innanzitutto per il prezzo: 199 dollari per la versione a 8 giga, 249 per quella a 16 giga. Inoltre, il Nexus 7 si propone come lo strumento perfetto per la fruizione di Google Books e delle riviste caricate su Google Play. Inoltre, pur configurandosi sostanzialmente come un dispositivo per la fruizione massiccia di contenuti multimediali, Nexus 7 può vantare qualcosa in più: un sistema operativo con funzionalità di controllo vocale simile a quelle di Siri, chiamato Knowledge Graph.

Nexus Q: la cloud nel tuo soggiorno
A vedersi sembra un oggetto di scena rubato alla scenografia di un film minimal-fantascientifico. A usarsi, invece, è qualcosa di molto meno esaltante. Questa specie di Morte Nera in formato mignon (ha le dimensioni di un pompelmo) è in realtà un media streamer, ovvero un dispositivo da piazzare in casa per interconnettere tutti i dispositivi multimediali e consentire un accesso semplificato a Google Play Store e YouTube. Puoi collegare Nexus Q al televisore (tramite cavo HDMI) e alle casse dello stereo, per poi utilizzarlo per rovesciare su schermo i contenuti che hai acquistato sul Play Store (o quelli trovati su YouTube). Questa sfera non ha praticamente interfaccia (la parte superiore si può girare come manopola per il volume, fine), ma consente di utilizzare come telecomando qualsiasi dispositivo Android compatibile (tablet o smartphone che sia). Nexus Q costa circa 300 dollari e nei primi test effettuati ha già presentato qualche problema. Per ora, non sembra esattamente il miglior congegno uscito da Mountain View.

Project Glass: gli smart-occhiali sono già in prevendita
A un certo punto, sul palco della I/O conference è salito anche Sergey Brin, e come capita spesso di questi tempi, aveva sul naso un paio di occhiali Project Glass. A sorpresa, quello che fino a poche settimane fa era soltanto un curioso progetto in fase di sviluppo ha ricevuto qualcosa di molto simile a una presentazione ufficiale. Brin ha spiegato che i superocchialini saranno disponibili già a partire dall’inizio del prossimo anno, e chi si fosse trovato alla conferenza di ieri ha la possibilità di preordinarli per un totale di 1500 dollari. A quanto pare, gli smartglass avranno un processore simile a quello di uno smartphone, accelerometri utili per impartire comandi con il movimento della testa e saranno indossabili anche sopra dei normali occhiali. Per aumentare l’hype che sta già montando attorno a questo progetto, è stato pure diffuso un video in cui dei paracadutisti indossano gli occhiali mentre volano. Alla fine però, Brin stempera gli animi, annunciando che probabilmente non diventeranno mai dei prodotti di consumo. Dobbiamo credergli?

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Fabio Deotto