MacBook Pro contro Surface Book: caratteristiche e funzioni speciali a confronto
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MacBook Pro contro Surface Book: caratteristiche e funzioni speciali a confronto

Apple e Microsoft hanno presentato i loro nuovi portatili. Da un lato la Touch Bar, dall’altro Dial. Due modi diversi di pensare la mobilità

Certo, nelle forme e nel design sono simili, ma sotto cambia davvero tanto. Partiamo dal presupposto che il Surface Book non è un portatile “classico”, non nel senso più generale del termine. Ha uno schermo che si stacca, per diventare un vero tablet, e una tastiera dock, che lo trasforma in qualcosa di simile a un notebook ma decisamente più versatile. Questo vuol dire che ha meno potenza e autonomia dei concorrenti consolidati? Per niente, e lo vedremo presto.

Specifiche

I nuovi MacBook Pro e Surface Book montano un processore Intel di sesta generazione, nelle varianti i5 o i7. In termini di prestazioni dunque siamo pari. Cambia qualcosa dal punto di vista grafico, con Microsoft che opta per una GPU Intel HD integrata, affiancata da una Nvidia GTX 965M (nella variante più costosa Performance Base), buona ma non quanto la Radeon Pro 450 o 455 del MacBook Pro da 15 pollici. Quello più piccolo, il modello da 13”, ha invece una Intel Iris Graphic, minore della soluzione Surface.

Lo schermo

Nonostante Apple sia la regina delle risoluzioni in Retina, Microsoft è andata oltre, donando al suo Book la risoluzione di 3000 x 2000 pixel, mentre sugli Apple siamo a 2560 x 1600 (13 pollici) e 2880 x 1800 (15 pollici). La differenza, soprattutto nell’ultimo caso, è minima e quasi irriconoscibile all’occhio umano. Ma tant’è: Surface Book si è preso il primo posto.

Funzioni speciali

Non possiamo che soffermarci su due novità dirompenti e quanto mai decisive per il futuro dell’input dell’uomo sulla macchina. Apple ha introdotto la Touch Bar, che sostituisce la prima fila dei pulsanti sulla tastiera; Microsoft ha il Surface Dial, un accessorio da acquistare a parte, che semplifica la vita a designer e professionisti. Non sono comparabili in termini di utilità, perché si rivolgono a persone con esigenze differenti. La barra touch del MacBook, con anche il sensore Touch ID, guarda a un pubblico più ampio, visto che si adatta e cambia a seconda delle applicazioni in uso. Inoltre, ha il compito, con il lettore di impronte, di sdoganare finalmente Apple Pay, da sfruttare sia in connubio con l’iPhone che in maniera indipendente, con il salvataggio delle informazioni di acquisto direttamente sul portatile.

Surface Dial, come detto, si rivolge ai creativi che potranno usare la rotella per cambiare tonalità di pantone su Pain, oppure modellare gli oggetti 3D in programmi specifici. In entrambi i casi, molto spetterà agli sviluppatori di terze parti, che potranno aggiornare le loro app per supportare le modalità alternative di interazione con ciò che passa per lo schermo.

Autonomia

È un punto cruciale per tutti e due. Con la nuova generazione di Surface Book, sulla carta Microsoft batte Apple. La compagnia parla di un’autonomia tra le 12 e le 16 ore. Il sito specializzato LaptopMag, ha già effettuato i primi test su un modello da 13 pollici con grafica Intel integrata (non il Performance quindi) e ha rilevato una durata di 12,29 ore. Davvero non male.

Dall’altra parte, Apple afferma che i MacBook pro possono arrivare a 10 ore, mantenendosi forse più realistica della concorrente.

Configurazioni

Parlando di hardware, Apple punta dritto al futuro, abbandonando le porte USB tradizionali in favore delle USB di Tipo-C (Thunderbolt 3). Ce ne sono due sul MacBook da 13 pollici, quattro su quello da 15. Insomma, avrete bisogno di un nuovo cavetto o di un adattatore per attaccare smartphone, tablet e qualsiasi altro accessorio standard.

Sotto questo punto di vista, Surface Book si mantiene su linee già conosciute: due porte USB 3.0, un lettore di schede SD, una Mini DisplayPort e un jack audio da 3,5 mm, come sul MacBook.

Prezzi

Il MacBook di base, quello da 13,3 pollici e CPU da 2.0 GHz, non ha la Touch Bar e costa 1.749 euro. Il successivo, sempre da 13,3 pollici ma con processore da 2,9GHz e stessa memoria da 256GB, ha la Touch Bar e il Touch ID e costa 2.099 euro mentre quello con archiviazione da 512Gb sale a 2.299 euro. Le varianti da 15 pollici beneficiano sia di Touch Bar che Touch ID e costano 2.799 euro (256GB) e 3.299 euro (512GB).

Non cambia nulla, nel design e funzioni, per il Surface Book, le cui versioni si differenziano solo per tipo di processore e RAM: Surface Book da 128GB e Intel Core i5 con 8GB di RAM costa 1.499 dollari, quello con 256GB di memoria 1.699 dollari, l’Intel Core i7 con 8GB di RAM e 256GB di hard-disk ha un prezzo di 2.099 dollari mentre la declinazione con 512GB e 16GB di RAM è prezzata 2.699 dollari. Ne esiste poi una da 1TB di memoria e 16GB di RAM a 3.199 dollari. I prezzi in euro non sono stati comunicati.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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