Kindle Unlimited, ecco perché lo Spotify dei libri potrebbe fallire
Tecnologia

Kindle Unlimited, ecco perché lo Spotify dei libri potrebbe fallire

Amazon si appresta a lanciare un servizio per potere accedere a 650.000 titoli ebook e audiolibri con un abbonamento stile Spotify. Ma il mercato editoriale è diverso da quello musicale, e l'impresa potrebbe morire nella culla

La notizia non era attesa, ma volendo era prevedibile. Amazon sta per lanciare un servizio chiamato Kindle Unlimited, che consentirà agli utenti Amazon di sottoscrivere un abbonamento mensile alla libreria Kindle, e poter accedere liberamente a 650.000 titoli tra ebook e audiolibri.

Il costo è lo stesso di una sottoscrizione premium a Spotify: 9,99 dollari al mese, a prescindere dalla quantità di titoli che deciderai di leggere. L’idea è chiaramente quella di sferrare l’ennesimo colpo critico ai competitor di qualsiasi risma, dai semplici librai alle grandi catene come Barnes&Nobles. Per capire quanto sia seria questa minaccia, basti considerare che é bastato che trapelasse un’indiscrezione , e tutti già sono pronti a celebrare il funerale dell’editoria mondiale.

Calma, ragioniamo sulla cosa un punto per volta.

Se internet, la banda larga, il peer-to-peer e i servizi di streaming non hanno ucciso l’industria musicale, sicuramente l’hanno stravolta, tanto che la situazione attuale non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella di dieci anni fa. Per l’industria editoriale, le cose non sono andate allo stesso modo, perché è vero, esistono gli ebook, che sicuramente stanno modificando lo scenario editoriale mondiale, ma rappresentano una modalità di fruizione del contenuto editoriale radicalmente diversa, al punto che molte persone ancora preferiscono comprare libri cartacei, e in ogni caso non sono così tanti gli utenti che scaricano illegalmente contenuti editoriali.

Quelli che già hanno ribattezzato Kindle Unlimited come il Netflix dei libri, non si rendono conto che, mentre un utente spende due ore circa ogni giorno a guardare contenuti televisivi, dedica molto meno tempo alla lettura, basti pensare che un americano di età compresa tra i 24 e i 35, legge in media per 6 minuti al giorno. È anche vero che gli utenti Kindle tendono a spendere più denaro in libri del lettore medio di libri cartacei, e considerando che Amazon abbraccia il 65% del mercato degli ebook statunitense, non è difficile immaginare che diversi utenti Kindle decidano di pagare un obolo mensile per leggere quanto vogliono.

Certo, è più difficile immaginarsi che una simile offerta invogli la gente a leggere di più. Se ascoltare un contenuto video o musicale richiede un tempo che si aggira intorno alle 2 ore, leggere un libro spesso richiede più tempo, e più concentrazione. Faccio un esempio: non so voi, ma io quando compro un romanzo, anche se le prime pagine non mi entusiasmano, decido di andare avanti con la lettura; voglio dire, ci ho speso dei soldi, e non mi posso permettere di saltare da un libro all’altro in cerca di quello che riesca a prendermi all’amo già dalle prime righe. Con Kindle Unlimited le cose andrebbero diversamente. Se so di poter leggere qualsiasi libro, è più probabile che se uno mi sta dando difficoltà decida di passare a un altro, e poi a un altro, consumando decine di incipit spesso senza dare al romanzo il tempo di mostrare il suo vero valore. A questo proposito, uno dei possibili rischi legati a una futura diffusione di questo modello editoriale, è che alcune case editrici siano invogliate a selezionare i libri (ancor più di oggi) unicamente in base alla fruibilitàimmediata.

Ma non disperate, voi lettori raffinati. Perché una simile imboscata possa avere successo, Amazon deve prima incassare l’ok dei famosi Big 5, ovvero i cinque gruppi editoriali più potenti degli Stati Uniti, che da soli sono responsabili di 2/3 dei libri pubblicati. E, a meno che riesca a estrarre dal suo profondo cilindro una soluzione geniale, difficilmente Hachette o Harper-Collins decideranno volontariamente di appoggiare la testa sul patibolo.

 

I più letti

avatar-icon

Fabio Deotto