YouTube: 10 consigli per avere successo (e guadagnare) con i video
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Tecnologia

YouTube: 10 consigli per avere successo (e guadagnare) con i video

Creatività certo, ma anche capacità di creare interazioni con gli utenti e gli altri creatori di contenuti. Paola Marinone, co-founder di BuzzMyVideos, ci svela i segreti per diventare una star del "Tubo"

Cosa fa di un video, magari girato in casa grazie al modesto obiettivo di un telefonino, un fenomeno virale capace di fare milioni di visite su YouTube? A vederla in maniera un po’ superficiale si direbbe che non vi sia una regola ben precisa e che in fondo un filmato sia un po’ come un libro: impossibile prevederne in anticipo il successo, impossibile costruire a tavolino quella sorta di alchimia che si innesca fra autore e pubblico quando nasce un best seller.

In realtà non è proprio così. Benché la qualità e l’originalità del contenuto sia un aspetto centrale e imprescindibile, esistono molti altri fattori per così dire più "metodici" in grado di influenzare il risultato. Sulle buone pratiche per il mondo degli Youtuber c'è chi ne ha fatto persino un'impresa. È il caso di Paola Marinone, ex manager di Google oggi a capo di BuzzMyVideos , società fondata nel 2012 per fornire ai videomaker di tutto il mondo strumenti, tecnologie e consigli per crescere e guadgnare con YouTube. Grazie al suo aiuto abbiamo stilato un decalogo con le 10 regole d’oro per avere successo sulla più importante videoteca del Web:

1. IL CONTENUTO, PRIMA DI TUTTO
Nessun video può funzionare se alla base non c’è un contenuto interessante o quanto meno originale. Ecco perché il primo comandamento per ogni YouTuber che si rispetti è avere qualcosa da dire. "Per non correre rischi - spiega la Marinone - è sufficiente seguire le proprie passioni. In fondo ognuno di noi in fondo ha qualcosa da raccontare quando il discorso cade sugli interessi più profondi".

2. DITELO CON CREATIVITÀ
Anziché scimmiottare format più o meno vincenti è sempre meglio cercare la propria strada. "Il Web è affamato di nuovi linguaggi, di nuove forme di comunicazione, anche sperimentali. E in questo senso, YouTube è forse il media che più di ogni altro permette di dare libero spazio alla creatività".

3. IL TEMPO È DENARO
I video troppo lunghi non funzionano. Meglio dunque cercare di condensare il messaggio in una clip ristretta. Non esiste però un minutaggio standard: "la lunghezza ideale può variare a seconda del tipo di contenuto, della nazione di riferimento e della platea".

4. SFRUTTATE LE ANNOTAZIONI
YouTube non è un mero contenitore di contenuti ma una vera piattaforma molto dinamica in grado di innescare interazioni piuttosto spinte. "È sufficiente inserire un’annotazione (una sorta overlay di testo cliccabile sui video) per creare un circolo virtuoso grazie al quale migliorare il coinvolgimento del visitatore e portarlo verso nuove iniziative e nuovi contenuti".

5. SCEGLIETE UNA STRATEGIA EDITORIALE
A chi vi rivolgete? Qual è il vostro target di riferimento? I vostri contenuti sono coerenti con il canale che avete creato? Ogni videomaker dovrebbe avere ben chiara la strategia editoriale con cui presentarsi al pubblico. E puntare a rimpolpare il numero di iscritti al proprio canale. "Gli iscritti sono importanti, sono gli utenti che ti seguono sempre, l’equivalente degli abbonati per un giornale".

6. COSTRUITE UNA COMMUNITY
Come ogni nuovo media che si rispetti anche YouTube è figlio delle dinamiche "social". Occorre perciò interagire in modo aperto e possibilmente trasversale. "Su YouTube non c’è una separazione netta fra chi crea il contenuto e chi lo guarda, in altre parole non c’è l’utente attivo e quello passivo. Per questo motivo chi pubblica un video dovrebbe stimolare il più possibile il dialogo con il proprio pubblico, rispondendo con tempismo ai commenti e allargando la discussione ad altri autori".

7. PUNTATE AL MONDO
Il bello del Web è che non ha confini. E un buon video può valicare molte frontiere. "Crearsi una nicchia è importante ma bisogna sempre pensare in grande. Bastano piccoli accorgimenti, ad esempio aggiungere sottotitoli in inglese o utilizzare un format che non preveda il parlato ma l’impiego di grafiche, per moltiplicare le visite in tutto il mondo".

8. COLLABORATE CON GLI ALTRI VIDEOMAKER
Inutile chiudersi nell’isolamento. Quello dei creatori di contenuti è un mondo che vive grazie anche alle sinergie fra i suoi protagonisti. "Su Youtube non c’è un palinsesto, non esiste il concetto di prime-time, è un mezzo che non mette in concorrenza due trasmissioni. Ecco perché sono sempre di più i content creator che decidono di condividere la propria audience e di effettuare iniziative di promozione incrociata sui rispettivi canali: non c’è concorrenza ma l’idea di mettere a fattore comune la propria esperienza per raggiungere nuovi segmenti di pubblico"

9. OTTIMIZZATE I VOSTRI CONTENUTI PER LA RICERCA
Spesso ci si dimentica che YouTube è il secondo motore di ricerca più importante del pianeta dopo Google Search. Ecco perché indicizzare bene i contenuti, ottimizzando ad esempio titoli, tag e descrizioni, può rivelarsi fondamentale anche nel mondo video. Naturalmente chi produce contenuti non sempre ha il tempo e le competenze per dedicarsi a questo tipo di attività, ed è proprio su questo fronte che società come BuzzMyVideos intendono fare la differenza. "Sappiamo che spesso i videomaker sono al contempo sceneggiatori, attori, registi, distributori e marketing manager delle proprie iniziative su YouTube", spiega Paola Marinone. "Per questo motivo vogliamo supportarli nell'ottimizzazione dei loro canali, nello sviluppo di una strategia editoriale, vogliamo fornire spunti su cui produrre contenuti, aiutarli a creare sinergie con altri content creator. Abbiamo a disposizione milioni di dati consolidati e sappiamo come utilizzarli. In cambio tratteniamo una parte dei guadagni sfruttando un modello di revenue share. Vogliamo costruire un percorso e un metodo sul lungo periodo".

10. NON PENSATE SUBITO AL GUADAGNO
C’è chi sulla creazione di video e canali su YouTube si sta costruendo uno stipendio, se non addirittura un’impresa. "Tuttavia occorre pensare alla monetizzazione come all’ultimo anello di una catena piuttosto articolata", spiega la responsabile. "Ci sono dei tempi, non stiamo parlando di un business che si crea dall’oggi al domani. La remunerazione è importante ma è ancor più importante il posizionamento e l’audience. Chi ha la credibilità per diventare un punto di riferimento nella sua area avrà più opportunità di guadagnare, soprattutto nel momento in cui l’advertising online diventerà predominante".

 

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Roberto Catania

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