Spotify, cinque servizi alternativi e gratuiti
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Spotify, cinque servizi alternativi e gratuiti

Tutti disponibili in Italia, ecco quali sono e come funzionano

Spotify, fresco di sbarco in Italia, è il servizio di streaming musicale più conosciuto e diffuso. Ma esistono numerose alternative altrettanto interessanti, complete e gratuite, almeno nella versione di base o per un periodo di prova più o meno lungo. Eccole.

Play.me
Da qui è doveroso partire, almeno per patriottismo, visto che si tratta di un esperimento nato come via italiana allo streaming. Sono stati siglati accordi di partnership con le principali case discografiche, al momento sono disponibili oltre 9,5 milioni di canzoni ad alta qualità (circa la metà di Spotify). Tra i diversi pacchetti disponibili c’è una prova gratuita che dà accesso alla creazione di playlist e alle radio. Poi si parte da 4,99 euro al mese fino a 9,99 euro (come Spotify) per avere anche 20 mp3 in omaggio. Sebbene sia ancora in fase beta, il servizio ha già la sua app per Android e Apple e pubblica un’interessante classifica dei brani più cercati e ascoltati on line. La cosiddetta «streaming chart» perfettamente in linea con il nuovo linguaggio dei tempi.

Feezy
Altra creatura made in Italy, che promette streaming legale e di alta qualità, nata, si legge sul sito ufficiale, «dall’amore per la musica e dalla voglia di renderla disponibile, sempre, a tutti». Anche in questo caso per la vastità del catalogo c’è la garanzia dell’accordo con i quattro giganti del mondo discografico che, uniti alle principali etichette indipendenti, portano a 11 milioni il totale dei pezzi disponibili in streaming. Ci sono dei brani in esclusiva, le immancabili playlist, la possibilità di scoprire le informazioni sugli artisti e nuova musica dei propri generi preferiti. La versione di base è gratis, ma limitata a 15 ore al mese per un massimo di due. Poi bisogna abbonarsi, a 4,99 euro al mese, per levare anche di mezzo le interruzioni pubblicitarie e godersi i brani ad alta qualità (320 Kb/s).  
  
Deezer
Oltre 26 milioni di utenti in tutto il mondo, quasi 1,5 milioni di «mi piace» su Facebook, più di 6 anni di storia alle spalle per questo servizio francese che conferma una piena localizzazione nel nostro Paese aprendo la home page con l'anteprima di una canzone di Gianna Nannini in una qualità davvero notevole. Lo slogan è chiaro: «Ascolta tutto ciò che vuoi, ovunque, sempre, gratuitamente». Si crea un account o ci si registra facilmente con Facebook e si ha accesso a 20 milioni di brani con una qualità davvero sorprendente. Pacchetti di abbonamento come Spotify, 4,99 euro per il «Premium» con 15 giorni gratuiti e 9,99 euro per il «Premium+», che include pure il download, ma chi non vuole pagare nulla può scegliere il pacchetto «Discovery». Che come dice il nome stesso serve a scoprire il servizio. L’ascolto è senza limiti per i primi sei mesi, poi è limitato a due ore al mese.

Audiolizer  
Servizio molto basico, senza costi e nemmeno l’obbligo di registrazione. Permette di creare delle playlist al volo e di vedere il video della canzone. Il trucco, dichiarato nei termini e nelle condizioni, è che questo sito fa da raccordo linkando musica da terze parti. In particolare da YouTube. L’idea, va riconosciuto, ha senso: si offre un servizio simile a Spotify pescando nell’enorme pozzo della piattaforma di video sharing di Google. Creando comode playlist che includono la propria libreria di iTunes, che il servizio riconosce rimpolpando l’elenco. Vive di pubblicità, ma purtroppo ha qualche problema nel funzionamento. Non sempre le canzoni partono, o almeno non tutte.

Grooveshark  
Ha un passato travagliato per qualche contenzioso con le case discografiche e accuse di essere ai limiti della legalità. Comunque il servizio ha investitori pubblicitari di primissimo livello e un occhio attento alla musica indipendente che di sicuro non guasta. È possibile creare un account, registrandosi stavolta non con Facebook ma con Twitter o Google+ per accedere a diverse funzioni social, ma non è indispensabile. Tra le tante caratteristiche, Grooveshark promette di imparare a conoscerci: più lo usiamo, più potrà darci dei suggerimenti di canzoni che ci potrebbero piacere. Non ci sono software da scaricare, funziona tutto nella finestra del browser e senza bisogno di sborsare nemmeno un centesimo. In più, va detto, funziona bene.

Twitter: @marmorello  

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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