Skype Translator, Microsoft si gioca l'asso della traduzione simultanea
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Tecnologia

Skype Translator, Microsoft si gioca l'asso della traduzione simultanea

Skype presenta una nuova funzionalità che consente di conversare con un utente straniero alla traduzione simultanea. Ecco perché potrebbe essere un asso nella manica di Microsoft

Sono almeno venti anni che ci sentiamo ripetere che Internet è destinato a rompere qualsiasi barriera, ad accorciare qualsiasi distanza, a rendere finalmente l’umanità un unico popolo capace di comunicare e relazionarsi senza limiti. Ma se da un lato è vero che le distanze si sono enormemente accorciate, alcune barriere ancora resistono, più o meno intatte. Una su tutte: il linguaggio.

Perché sì, io tecnicamente sono in grado di comunicare e scambiare contenuti digitali con gran parte delle persone di questo pianeta, ma se non conosco il mandarino, il tedesco, il francesce, il tedesco e via dicendo, la maggior parte dei miei possibili interlocutori viene automaticamente tagliata fuori.

In una situazione simile, non stupisce che alcune fra le aziende più importanti del settore hi-tech si stiano concentrando su nuovi sistemi di riconoscimento del linguaggio e, nello specifico, in sistemi di traduzione automatica. Adesso, Microsoft sembra pronta ad avvicinare l’orizzonte di alcune misure, presentando al mondo un prototipo di traduttore vocale simultaneo cucito su misura per il servizio VoIP più famoso del mondo: Skype.

Ieri, Satya Nadella ha mostrato al mondo un nuovo software chiamato Skype Translator , che consente effettivamente di tradurre in tempo reale una conversazione Skype tra due persone che parlano lingue diverse. Questo sistema sarà disponibile entro la fine dell’anno per Windows 8, inizialmente in due lingue: l’inglese e il tedesco; ma Nadella ha spiegato che a breve la funzionalità sarà disponibile anche per altri idiomi.

Rimane da capire quanto efficace sia questo sistema di riconoscimento vocale e traduzione, se verrà offerto a titolo gratuito e, soprattutto, quanto sia effettivamente veloce. Ma al di là di questo, se davvero Skype è pronta a consegnare al mondo un sistema di traduzione simultanea applicabile alle chiamate VoIP, ne vedremo delle belle.

Quello che a Skype (e quindi a Microsoft) potrebbero aver finalmente afferrato, è che per fare una buona ipoteca sul futuro, non serve tanto correre dietro ai primi, ma individuare una strada ancora non battuta nella speranza di colonizzarla prima di altri. Intendiamoci: Skype non è la prima azienda a occuparsi di questo tipo di tecnologia; Apple sta perfezionando Siri da anni e Google ha reclutato la crema degli esperti mondiali in intelligenza artificiale ed elaborazione del linguaggio naturale .

Ma se è vero che anche Google sta lavorando a qualcosa di simile a Skype Translator, è anche vero che a Google (strano a dirsi) manca qualcosa che Microsoft, grazie a Skype, invece ha: una piattaforma attiva che vanta ogni giorno centinaia di milioni di utenti.

È questo l’unico vero fulcro su cui Microsoft può fare leva per sperare di sottrarre una pagnotta tanto ghiotta come questa all’onnivoro Big G. Se ci riesce (ossia: se di qui a un anno Skype offrirà un sistema di traduzione simultanea a tutti i suoi utenti), Microsoft avrebbe una bandiera da sventolare per attrarre gli utenti verso il suo nuovo personal assistant (Cortana). Se non ci riesce, è solo questione di tempo prima che Google compia il sorpasso, offrendo un sistema di traduzione simultanea nel suo pacchetto Google Now.

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Fabio Deotto