Pioverà domani a Roma? Questo sito te lo dice in mezzo secondo
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Pioverà domani a Roma? Questo sito te lo dice in mezzo secondo

Creato da un team di designer e creativi trentenni, Piovedomaniaroma.it risponde con un «SI» o un «NO». Ed è diventato un piccolo cult

Una descrizione tanto enfatica quanto ironica, pubblicata qualche mese fa sulla sua pagina ufficiale su Facebook, lo presenta così: «Un sito che rivoluzionerà le nostre vite. Un sito che, a domanda, risponde. Sincero. Preciso. Accurato. Un sito dove non hai nemmeno bisogno di cliccare. Un sito colorato. Un sito in bianco e nero. Un sito frequentatissimo dagli ambulanti che vendono ombrelli in centro. Un sito che risolve l’unico vero, grande quesito che ogni romano si pone ogni giorno».
 
Il sito in questione è Piovedomaniaroma.it e il quesito a cui risponde, come il nome suggerisce, è se il giorno successivo a quello della consultazione ci saranno o meno precipitazioni sulla capitale. Fin qui nulla di straordinario, le alternative per scoprirlo on line o sugli smartphone si sprecano. L’intuizione, molto rilanciata su Twitter e diventata un piccolo cult nella Città Eterna, è stata spogliare le previsioni di ogni orpello, ridurle a due monosillabi: un gigantesco, poco rassicurante «SI» (senza accento) in bianco e nero, a tutto schermo, se il giorno seguente ci saranno precipitazioni sull’Urbe; uno splendente «NO» in giallo su sfondo azzurro ciel sereno se si potrà evitare di uscire con l’ombrello.
 
Leggere le evoluzioni di temperature, quantità di nuvole in cielo, tasso d’umidità e velocità del vento può essere faticoso o anche, soltanto, parecchio noioso. Da qui l’idea, utilissima anche in questa estate di clima pazzo e capriccioso, venuta a un team di designer, creativi e programmatori, tutti intorno ai 30 anni, tutti più o meno appassionati di perturbazioni atmosferiche. Uno di loro si chiama Leonardo Cotti. Panorama.it lo ha intervistato. Rivolgendogli poche, stringate, veloci domande. Come lo stile di Piovedomaniaroma.it impone.  
 
Com’è venuta l’idea di creare un sito tanto essenziale?
In realtà è nato veramente per gioco, con una battuta. Subito dopo abbiamo pensato: “Pensa quanto sarebbe divertente (perché probabilmente stupido) fare un sito web così”. E poi, semplicemente, lo abbiamo fatto. Ci piaceva tenerlo estremamente scarno. Un po’ punk. Poi diciamo che a Roma ci sono solo due tipi di clima ormai: pioggia o sole. Bastano poche informazioni e chiare.
 
Che riscontri sta avendo?
Abbastanza positivi, considerando che si tratta di un sito molto semplice e non supportato da particolari azioni per pubblicizzarlo. Diciamo che il grosso lo fanno il passaparola e le condivisioni su Facebook e Twitter. Siamo stati anche citati in un noto programma radiofonico. Ci ha fatto piacere, ma diciamo che l’anima di questo progetto nasce e rimane molto sulla linea del cazzeggio. Non ci aspettiamo di cambiare il mondo. O il clima, nel nostro caso.
 
Perché pensa stia diventando così importante per gli italiani sapere costantemente che tempo farà?
Perché non ci sono più gli argomenti di conversazione di una volta.
 
Chi cura le previsioni?
Prendiamo le informazioni da un membro del nostro team che si è trasferito all’interno dell’osservatorio di Monte Mario. Comunica con noi utilizzando il linguaggio Morse. Non è stato difficile imparare a decifrare il «SI» e il «NO».
 

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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