Kim Dotcom: la musica digitale farà Baboom
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Kim Dotcom: la musica digitale farà Baboom

Nuovo servizio musicale e offensiva mediatica di Kim dopo le dimissioni da Mega

Dopotutto, Megabox non è così lontano: ma avrà un nome diverso. Kim Schmitz - alias Kim Dotcom - continua a far parlare di sé, in una sorta di offensiva mediatica a tutto campo che lo ha visto in pochi giorni apparire più volte in siti e notiziari: prima l'annuncio del lancio di un partito politico ; poi le dimissioni da Mega, infine le notizie sul lancio dell'atteso servizio musicale, che prenderà il nome di Baboom.

Una versione sperimentale del primo Megabox per caricare, ascoltare ed acquistare musica funzionò per pochi giorni subito prima del blitz contro Megaupload, a inizio 2012.

Molte volte Kim ha parlato di una nuova versione del servizio, annunciandolo come imminente.

La sua discesa in politica, però, faceva pensare a un rinvio del progetto. Anche le dimissioni da Mega sembravano ulteriormente allontanare Kim da nuove iniziative dedicate al web e al filesharing. Invece, nulla di tutto questo: nel giro di poche ore un'intervista al Washington Post e una a Torrentfreak hanno rilanciato le news in tema di musica online.

L'onomatopea che sa di "esplosivo" non è casuale: Kim da tempo afferma di avere per le mani un servizio rivoluzionario per gli artisti, che potrebbero guadagnare a suo dire di più, facendo a meno delle tradizionali label discografiche. E per gli utenti, che avrebbero a disposizione la musica del tutto gratis. "Gli artisti non hanno mai avuto in precedenza tanta libertà, trasparenza e controllo", afferma Dotcom.

Eppure, ci sono tanti artisti anche importanti che si sono autodistribuiti in molti modi per oltre un decennio; e c'è persino chi - è il caso di Trent Reznor - dopo essersi autogestito per anni anche con ottimi risultati economici - ha preferito tornare da un'etichetta, per potersi concentrare solo sul fare musica e lasciare in mano ad altri gli aspetti meno creativi del proprio lavoro.

Alle dichiarazioni rilasciate a Torrentfreak, Dotcom ha accompagnato una schermata: in essa si vedono anche se inclinati e non troppo dettagliati, tre schermi del servizio con pagine dedicate a Will.i.am, Alicia Keys e Robbie Williams con collegamenti ad album e videoclip ma anche un pulsante "Social play", presumibilmente per la condivisione. In basso a sinistra, in un angolino, è in riproduzione un pezzo dei Coldplay. Materiale assolutamente dimostrativo, per ora, anche se non va dimenticato che da anni Kim intrattiene rapporti con personaggi importanti del mondo della musica, quindi è assai probabile che qualche nome noto compaia come testimonial del nuovo servizio, magari fornendo uno o più brani gratuiti per il pubblico.

A leggere le scarne informazioni, però, non si capisce perché il servizio dovrebbe essere poi così rivoluzionario anche dal punto di vista degli utenti: una formula "free" - non si sa se illimitata o per un tot di ore mensili - supportata dalla pubblicità e una a pagamento, senza spot. A ben vedere, non è neppure chiaro se Baboom si concentrerà sui download o sugli ascolti, ma se si trattasse di un servizio di streaming, il confronto/scontro con Spotify e i suoi concorrenti come Rdio, Napster o Deezer sarebbe inevitabile.

Diversi lettori di Torrentfreak commentano irridendo la scelta non troppo felice del nome che suona troppo simile a "baboon" (babbuino). E giù una serie di facili battute sull'aspetto del corpulento Kim. La rete è spietata e anche un nome poco felice o l'aspetto grafico di un marchio (Yahoo docet) possono creare seri problemi.

Kim, comunque, annuncia che il nuovo servizio sarà una sua iniziativa personale, non di Mega. E che dovrebbe trovarsi all'indirizzo Baboom.com.

Mega ha grandi piani: un nuovo indirizzo (Mega.is ) già attivo in Islanda - dove potrebbero trasferirsi interamente le attività, date le nuove leggi neozelandesi - le operazioni della società. Dichiara Kim al Post: "Stiamo anche pianificando di quotare Mega in borsa in Australia o Nuova Zelanda. Presentando un'IPO, la società probabilmente raccoglierebbe altri 20-30 milioni di dollari a seconda della valutazione. Ciò permetterebbe a Mega di fornire ogni genere di servizi, dalle chat allo streaming di voce e video, il tutto interamente criptato. E il sevizio musicale a cui sto lavorando è un'entità a parte che nulla ha a che vedere con Mega".

Noi, però, un piccolo controllo l'abbiamo fatto, scoprendo un particolare curioso: il nome di dominio baboom.co.nz (stessa estensione usata attualmente da Mega) è parcheggiato presso la neozelandese Instra, il provider di connettività di Mega. E registrato a nome di Tony Lentino, già fondatore della stessa Instra nonché primo "boss" di Mega.

Potrebbe essere una situazione momentanea, una fase tecnica legata solo al lancio del sito. O la prova che invece le strade di Kim Dotcom e Mega sono tutt'altro che divise...

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