facebook safety check italia agosto 2016
Tecnologia

Facebook Safety Check: perché è importante

Il social network ha attivato tempestivamente lo strumento di segnalazione in caso di emergenza. Usarlo è fondamentale, così come aprire il Wi-Fi

Prima i social media, poi tutto il resto. Anche stamattina, alle prime notizie sul terremoto che ha colpito il Centro Italia, migliaia di persone hanno cercato conforto, aggiornamenti e ulteriori approfondimenti su Facebook e Twitter. Logico, quanto mai fondamentale, che questi mezzi si adoperino per semplificare al meglio il flusso di informazioni che riguardano un tema specifico, come quello odierno. Usare gli hashtag è un metodo veloce per accedere a determinati post (#terremoto, #amatrice, #viasalaria, #pescaradeltronto, #rieti, #ingv quelli di trend stamattina) che però non ci dicono se famigliari e amici nei dintorni stanno effettivamente bene.

Check di sicurezza

Ad assolvere il difficile compito è Facebook, con il suo Safety Check. A differenza di quanto accaduto per eventi tragici del recente passato, come gli attentati terroristici di Parigi e i bombardamenti in Nigeria, il Safety Check per l’Italia è nato come risposta ai post dei singoli utenti, che avevano cominciato a informare la rete del loro stato di salute: “A seguito di un recente Safety Check generato dalla community, abbiamo attivato il Safety Check Facebook in occasione del terremoto che ha colpito l’Italia centrale. I nostri cuori sono con tutti coloro che sono stati toccati da questi tristi eventi. Il Safety Check è un modo semplice e facile per far sapere di essere al sicuro e per controllare che lo siano anche le altre persone a seguito di una crisi o di un disastro. Ci auguriamo che questo strumento sia utile per le persone delle zone colpite e che lo trovino un modo efficace per comunicare ad amici e parenti di essere in salvo e al sicuro” – ha spiegato il team del social network.

Perché usarlo

Al di là di ogni estremo uso dei media 2.0, sfruttare uno strumento come il check di sicurezza di Facebook è importante per una serie di motivi. In primo luogo consente di conoscere realmente la situazione di un conoscente che si trovava nelle vicinanze del terremoto, adoperando la vasta rete di amicizie e l’opzione di “richiesta conferma”, qualora non si avessero ancora sue notizie. Inoltre, quando un evento del genere accade in un periodo relativamente ancora di vacanza, si sente ancora più l’esigenza di sapere in tempo breve se una certa persona è al sicuro, visto il via vai di turisti lungo tutta la penisola.

Linee intasate

Evitare di sovraccaricare le linee telefoniche dei luoghi colpiti, dove è probabile che siano state coinvolte anche le torri degli operatori nazionali, è una delle ragioni che rendono così utile il Safety Check, capace di sostituire sms e telefonate, almeno in un primo momento. Certo, direte voi, se lo smartphone non riesce a trasferire dati diventa tutto più difficile; ed è per questo che entra in gioco il Wi-Fi.

Togliere la password al Wi-Fi

Aprire la rete wireless di case e uffici, sia dei luoghi più prossimi che di quelli più distanti, è una spinta ulteriore all’opportunità di avvalersi del Check, rendendolo più efficace su larga scala. Per togliere la password al Wi-Fi non bisogna essere esperti, basta seguire questa procedura:

  • digitare dal computer l’indirizzo https://192.168.0.1 oppure https://192.168.1. (o quello indicato sulle istruzioni del router)
  • inserire username e password per accedere alle impostazioni avanzate (non quelle della navigazione a internet); di solito sono “admin” e “admin”, ma è possibile trovarle sul libretto dell’apparecchio
  • una volta dentro, nel menu delle opzioni bisogna rendere libera e senza protezione la rete, togliendo la spunta al campo della password
  • salvare, uscire dal browser e riavviare il router.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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