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Tecnologia

Acquisti on line, si potranno ritirare in edicola

Siglato un accordo per trasformare i punti vendita di giornali in centri che offrono servizi postali evoluti, incluso l'invio e la ricezione di pacchi

Da una parte, un settore in chiara sofferenza: dal 2001 a oggi un terzo delle edicole italiane è stato costretto a chiudere, complice la crisi e l’innegabile calo di lettori di carta stampata; dall’altra, un comparto che gode di ottima salute, l’e-commerce, capace di generare nell’ultimo anno più di 16 miliardi di euro. L’idea è estendere benefici e vigore del secondo al primo, con una terapia che ne alteri in parte i connotati originali, ma ne estenda capacità e pubblico di riferimento.

Gradualmente, da fine mese in poi, fino a 12 mila edicole sparse sul territorio nazionale potranno ricevere i prodotti che acquistiamo su internet, ovviando al classico problema di quando non siamo in casa, il corriere passa, non trova nessuno, lascia l’avviso e il copione si ripropone puntuale il giorno successivo, fino alla temuta giacenza e all’onere di recarsi in punti di raccolta sperduti chissà dove, di norma a chilometri di distanza dalla nostra abitazione. Il giornalaio accetterà il pacco, noi lo recupereremo quando ci fa comodo, weekend inclusi.

È il senso del progetto «In zona», frutto dell’accordo siglato tra Nexive, il primo operatore postale privato in Italia, Sinagi, il Sindacato nazionale giornalai d’Italia e Snag, il Sindacato nazionale autonomo giornalai. Un’intesa triennale che va oltre i confini del commercio elettronico, consentendo ai punti vendita anche di farci inviare pacchi e corrispondenza, per esempio le raccomandate. Senza il terrore e gli sbuffi di noia della fila alla posta.

Edicola-dentroDa sinistra Luca Palermo, Giuseppe Marchica, Armando Abbiati

«Oltre alle edicole il progetto coinvolge anche cartolerie, tabaccherie e altri piccoli esercizi commerciali. A oggi abbiamo oltre 1.400 punti su tutto il territorio dove ritirare e inviare buste e pacchetti in modo sempre più comodo e flessibile»

«Il progetto capitalizza il nostro costante impegno di guidare l’innovazione grazie all’integrazione tra fisico e digitale. Oltre alle edicole coinvolge anche cartolerie, tabaccherie e altri piccoli esercizi commerciali. A oggi abbiamo oltre 1.400 punti su tutto il territorio per consentire di ritirare e inviare buste e pacchetti in modo sempre più comodo e flessibile» spiega Luca Palermo, ceo di Naxive.

«Vogliamo valorizzare la funzione e il ruolo delle edicole tradizionali e diventare a tutti gli effetti il centro dei servizi per tutti i cittadini, proporci come ufficio postale di zona dove il cittadino potrà recarsi per spedire e ricevere posta e pacchi, oltre a poter ritirare gli acquisti effettuati online», conferma Giuseppe Marchica, segretario generale di Sinagi.

Armando Abbiati, presidente di Snag ricorda invece una vecchia regola aurea del marketing: «Portare» dice «le persone in negozio aumenta le possibilità di vendita. I potenziali lettori avranno più opportunità di avvicinarsi all’edicola per usufruire dei servizi e saranno stimolati ad acquistare i prodotti editoriali offerti. Ciò andrà a vantaggio non solo degli edicolanti, che potranno trovare nuovi sbocchi di mercato, ma anche degli editori, che avranno più possibilità di far conoscere e di vendere i propri prodotti ai consumatori».

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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