Google e privacy: le nuove regole del Garante a tutela degli utenti italiani
Tecnologia

Google e privacy: le nuove regole del Garante a tutela degli utenti italiani

Entro 18 mesi Google dovrà adeguarsi: i dati raccolti dal colosso di Mountain View non potranno più essere utilizzati senza il consenso esplicito degli interessati

Gli utenti italiani che utilizzano Google come motore di ricerca ("...e tutti le altre pagine web in lingua italiana riconducibili alla casa madre” come You Tube, Gmail, Street View. Google play o Google maps) dovranno dare il loro consenso a Google per l'utilizzo dei dati raccolti dal colosso di Mountai View: ovvero Google non potrà più utilizzare i dati degli utenti a fini di profilazione senza avere il loro consenso e dovrà dichiarare, per ogni singolo utilizzo, di svolgere questa attività a fini commerciali.

E' il primo provvedimento in Europa che indica nel concreto cosa Google è chiamato a fare per garantire il rispetto dei dati degli utenti.

Ecco le indicazioni (a cui Google dovrà adeguarsi entro 18 mesi):

1. Due livelli di informazione da parte di Google sui dati e le informazioni raccolte. Il primo, generale, valido per tutti i servizi. Il secondo, più specifico, dovrà essere relativo alle funzionalità che l'utente sta utilizzando in quel momento. E dovrà specificare che i dati personali raccolti verranno utilizzati anche a fini commerciali (per pubblicità mirate).

2. A prescindere dal mezzo che l'utente sta utilizzando (tablet, smartphone, pc) le informative devono risultare identiche.

3. E-mail: la posta elettronica ha una serie di servizi correlati (controllo ortografico, filtri antispam,lettura vocale ecc). Google ha l'obbligo generalizzato di chiedere il consenso per i servizi di posta elettronica. Fermo restando che il Garante  si riserva "...l'adozione di ogni iniziativa ritenuta opportuna a tutela degli interessati”.

4. Il consenso va richiesto sia agli utenti registrati sia a quelli che non lo sono. Google dovrà sempre chiedere il consenso degli utenti: il semplice l'utilizzo di un servizio non potrà più essere considerato un'accettazione incondizionata

6. I Passive Users: sono gli utenti che non utilizzano direttamente un servizio di Google, ma navigano su siti terzi che però danno la possibilità a Google di raccogliere dati. In questo caso, il dato sul consenso, dovrà essere raccolto dal sito terzo.

7. Conservazione dei dati: Google dovrà definire i tempi di conservazione dati e solo quelli utilizzati per migliorare il servizio potranno essere tenuti più a lungo. E la tempistica dovrà essere definita avendo come riferimento il Codice della Privacy. E dovrà riguardare sia i dati relativi agli utenti "attivi” sia quelli all'interno dei sistemi di "Backup”.

8. Il Garante ha inoltre stabilito un termine di due mesi (se gli utenti sono attivi) o 6 mesi (per i dati archiviati su "Backup”) per l'evasione delle richieste di cancellazione dei dati personali, fatte da utenti che abbiano un account.

9. Per il Diritto all'Oblio (cancellazione di dati rintracciabili tramite motore di ricerca), il Garante italiano ha deciso di attendere le modalità di applicazione che verranno specificate dalla Corte di giustizia dell'Unione Europea.

Qui trovate le norme per la privacy e la sicurezza di Google.

I più letti

avatar-icon

Marina Jonna

Giornalista e architetto: scrivo da sempre di design e tecnologia. Ultimamente ho allargato i miei orizzonti scrivendo di benessere, sport, scienze e attualità. Oltre a intervenire, sporadicamente, su R101 . Avete bisogno di un trattato sul "Paradiso della brugola" ? Sono pronta a scriverlo!

Read More