Google migliora il suo Knowledge Graph, e lancia la sfida a Siri su iPhone
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Google migliora il suo Knowledge Graph, e lancia la sfida a Siri su iPhone

In un solo colpo Google aggiorna l’interfaccia dell’intelligenza artificiale di Knowledge Graph e annuncia ricerche vocali su iOS. La sfida a Siri è ormai lanciata

Da oggi, Google è un po’ più intelligente (o un po’ meno stupido, dipende dai punti di vista), ma solo se parli inglese. Dopo mesi di rodaggio in terra americana, l’atteso Knowledge Graph, quell’incarnazione di Google che punta a fondere ricerca, catalogazione e intelligenza artificiale, è stato esteso a tutte le persone che parlino (e ricerchino) in lingua inglese (per l’italiano bisognerà aspettare).

Knowledge Graph è un progetto a cui Google lavora da anni e che ha come obbiettivo quello di individuare tutte le possibili correlazioni tra gli oggetti di una ricerca. Questo significa che se stai cercando informazioni su un attore, su un particolare luogo di villeggiatura o su un evento storico, Google non si limiterà (come ha fatto finora) a elencarti una serie di pagine che potrebbero rispondere alla tua ricerca, ma si muoverà lungo l’infrastruttura di correlazioni che ha perfezionato per capire quali siano i contenuti più rilevanti legati a quell’attore (i film in cui è comparso, le foto, i registi per cui ha lavorato), a quel luogo (il paese d’appartenenza, la lingua parlata, la religione principale) o a quell’evento storico (la data, le pagine di Wikipedia connesse, le eventuali testimonianze, le conseguenze).

Per rendere ciò possibile, i laboratori di ricerca di Mountain View dal 2010 si sono impegnati in un’incessante opera di catalogazione e di analisi volta a studiare quale tipo di informazioni gli utenti tendevano a cercare una volta individuata l’informazione primaria. In questo modo è stato possibile creare un database di 500 milioni di oggetti (tra cui persone, luoghi e cose) corredato da oltre 3,5 miliardi di informazioni annesse e correlazioni tra di esse. L’obbiettivo, come sempre quando si tratta di ricerca, è quello di ottenere il massimo grado di rilevanza e, se possibile, anticipare tutte i contenuti ulteriori che un utente avrebbe potuto decidere di cercare, senza bisogno di effettuare un’altra ricerca. Con l’aggiornamento di Knowledge Graph presentato oggi, al tradizionale prospetto di dati coerenti con la ricerca effettuata, viene introdotta una nuova fascia orizzontale nella parte superiore della pagina, dove vengono elencati visivamente i risultati più rilevanti (ulteriori informazioni sulla genesi di Knowledge Graph potete trovarle qui ).

C’è chi l’ha chiamato “motore di conoscenza”, chi ha subito tentato il paragone con Wolfram Alpha , in realtà Knowledge Graph rappresenta più il tentativo di Google Search di allontanarsi dal tradizionale motore di ricerca per diventare una sorta di enciclopedia in tempo reale alimentata da un’intelligenza artificiale. E qui si intuisce un altro degli obbiettivi di Google: togliere la luce dei riflettori a Siri di Apple. In contemporanea con il lancio del nuovo Knowledge Graph, Google ha infatti annunciato l’estensione del suo sistema di ricerca vocale su mobile alle piattaforme iOS.

Spesso, il modo più naturale di fare una domanda è porla a voce alta.” si legge nel blog di Google “Perciò abbiamo deciso di combinare la nostra esperienza in fatto di riconoscimento vocale, e di comprensione del linguaggio, con Knowledge Graph, così che la Ricerca Vocale possa interpretare meglio le tue domande e a volte rispondere con frasi complete.”

Per capire quale dei due approcci ha più chances di vincere la battaglia (l’ennesima, tra Cupertino e Mountain View),è necessario attendere l’arrivo del nuovo iPhone e del nuovo iOS6, che secondo molti introdurrà una versione migliorata di Siri. Una previsione però possiamo azzardarla: se davvero il sogno ultimo di Apple è sostituire la necessità di un motore di ricerca con Siri, Google potrebbe essere già al lavoro per sostuire la necessità di un assistente vocale, con un Knowledge Graph parlante.

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Fabio Deotto