Google Maps punta sul trasporto pubblico su mobile
Google
Tecnologia

Google Maps punta sul trasporto pubblico su mobile

Google aggiunge ulteriori miglioramenti alle sue mappe su mobile, intanto settembre si avvicina e con esso il debutto delle nuove mappe di Apple. Ecco perché la guerra delle mappe è così importante, sopratutto su mobile

Man mano che la data di lancio del nuovo iPhone (e del nuovo sistema operativo iOS 6) si avvicina, negli uffici di Mountain View la temperatura cresce superando abbondantemente i picchi estivi. Il motivo è piuttosto ovvio: con iOS6, Apple presenterà al mondo le sue nuove mappe (le prime da quando si è sbarazzata di quelle di Google). Si trattasse di un altro competitor, Google potrebbe tenere tranquillamente i remi in barca, lasciandosi cullare dalla corrente generata in anni di lavoro su Maps. Ma siccome Apple non è un rivale qualsiasi (considerando le schermaglie giudiziarie, è ormai il rivale per eccellenza), non passa giorno senza che gli sviluppatori di Mountain View si scervellino per migliorare i propri strumenti.

L’ultima novità riguarda Google Maps su Android. Nella versione 6.1, scaricabile a partire da oggi, sarà possibile personalizzare le indicazioni stradali per il trasporto pubblico a seconda che si decida di utilizzare autobus, metro, passanti ferroviari o tram. Se prima su mobile le varie tratte comparivano tutte insieme, rendendo a volte difficile orientarsi nell’intrico di snodi delle grandi metropoli, da oggi è possibile nascondere le tratte degli altri mezzi di trasporto in modo da visualizzare in modo meno confuso il percorso da seguire. Il team di Google ha anche  migliorato le pagine relative alle stazioni in modo da fornire informazioni più dettagliate su orari e tratte. Ha inoltre aggiornato le mappe in modo da delimitare visibilmente i limiti dei settori con diverso codice fiscale.

Queste novità, che potrebbero apparire marginali rispetto allo spettro di funzionalità già offerto da Google Maps, va a rimarcare l’interesse che Google sta concentrando nel perfezionamento dei suoi strumenti mobile. Un rapporto appena stilato da Nielsen rivela che ormai, l’80% degli utenti smartphone, quando cerca informazioni relative a viaggi e ristoranti, utilizza come prima scelta una app. Questo significa che quando hanno bisogno di informazioni geolocalizzate, oggi gli utenti si affidano tendenzialmente a Google Maps. Ma le cose potrebbero presto cambiare. Sia Foursquare che Apple hanno cominciato a creare le proprie mappe, e se trovano il modo di dare all’utenza qualcosa che Google non ha, Mountain View rischia seriamente di perdere una fetta importante di utenti, e con essa, una parte degli introiti derivanti dagli ad geolocalizzati.

Insomma, la partita delle mappe (così come quella dei pagamenti di prossimità e dei portafogli virtuali) si gioca sul filo di lana. La ricetta di Google è sempre la stessa: fornire all’utente informazioni fresche e rilevanti, se possibile prima ancora che questi le richieda. Magari, però, mentre si dedica a limare minuziosamente dettagli formali come la visualizzazione delle tratte, Google dovrebbe anche trovare il modo di farmi arrivare da Loreto a Sempione senza costringermi a fare un chilometro e mezzo a piedi .

I più letti

avatar-icon

Fabio Deotto