Facebook Collections, anche Zuckerberg copia Pinterest
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Facebook Collections, anche Zuckerberg copia Pinterest

Dopo aver annunciato la funzionalità Gifts, Facebook svela un sistema ispirato a Pinterest per introdurre il social commerce sulla piattaforma. Fra poco, probabilmente, avremo pulsanti "Want" e "Collect"

Lo avevamo preconizzato all’alba della IPO dello scorso maggio, oggi ne abbiamo la conferma: da quando è entrato in borsa, Facebook sembra più interessato a tenersi stretti gli investitori che il suo ormai sconfinato parco utenti. Da qualche mese a questa parte non passa settimana senza che il colosso di Menlo Park introduca un nuovo servizio, una nuova funzionalità, una nuova strategia che strizza l’occhio ai brand per dimostrare agli investitori che Facebook è una potenziale macchina da soldi.

L’ultima novità è chiaramente ispirata al successo di Pinterest, e in particolare del suo clone Fancy, e porta il didascalico nome di Facebook Collections. A partire da oggi, sette brand selezionati da Facebook ( Pottery Barn, Victoria’s Secret, Wayfair, Smith Optics, Michael Kors, Fab.com e Neiman Marcus) potranno presentare i propri prodotti organizzandoli in delle specie di pinboard chiamate Collections. Le immagini contenute in questi album saranno corredate di pulsanti studiati per rendere più visibili (ma soprattutto, condivisibili) i propri prodotti. Per testare Collections, Facebook ha suddiviso i fan (americani, per ora) di queste Pagine in tre gruppi. Uno vedrà comparire a fianco delle immagini della Page un nuovo pulsante “Collect”, che consentirà all’utente di archiviare l’immagine in una apposita sezione della Timeline chiamata Products, visibile solo agli amici. Il secondo gruppo avrà invece a disposizione il già preannunciato pulsante “Want”, cliccando il quale si andrà ad aggiungere il prodotto alla sezione “Wishlist” (in italiano: lista dei desideri), visibile agli amici degli amici. L’ultimo gruppo di utenti infine vedrà invece comparire il solito pulsante “Like”, con la differenza che in questo caso esprimendo il Like andranno ad aggiungere il prodotto alla già citata sezione Products (visibile agli amici).

L’obbiettivo di questa rutilante operazione è fin troppo chiaro: aprire definitivamente i battenti al social commerce.

Abbiamo nostato come le imprese spesso utilizzino le Pagine per condividere informazioni sui propri prodotti attraverso gli album di fotospiega un portavoce di Facebook “Oggi, stiamo cominciando un piccolo test che coinvolge alcune società selezionate che avranno la possibilità di condividere informazioni sui propri prodotti attraverso una funzionalità chiamata Collections. Le Collections potranno essere trovate nel News Feed e la gente potrà interagire con queste collezioni e condividere le cose più interessanti con i propri amici. La gente, inoltre, avrà facoltà di acquistare questi prodotti, sfruttando un servizio esterno a Facebook, con un solo click.”

Ci siamo, dopo mesi di speculazioni, l’orizzonte più temuto si sta avvicinando: Facebook si appresta a diventare un centro commerciale social raggiungibile da un miliardo di potenziali clienti. Come non ha mancato di notare l’analista Colin Sebastian, una mossa simile potrebbe spianare la strada a una serie di opportunità di monetizzazione del servizio. Sebbene per il momento Facebook non decurti alcuna percentuale dagli acquisti effettuati attraverso Collections, è più che ragionevole che, una volta ultimata la fase di test, decida di tenere una fetta della torta per sé. Inoltre, la creazione della sezione Whishlist renderà ancora più facile invogliare i rivenditori a comprare ad personalizzati.

Insomma, a nemmeno due settimane dall’annuncio di Gifts , Facebook svela al mondo le sue ambizioni in fatto di social commerce, introducendo una funzionalità cucita su misura per i brand che popolano il social network di Menlo Park. Chi aveva previsto che il debutto (e, in particolare, il crollo ) in borsa di Facebook avrebbe spostato il baricentro del servizio dagli utenti agli investitori, ora può andare in giro a bullarsi e a snocciolare dei fastidiosi “ve l’avevo detto.” Tra questi, spicca il faccione sorridente di Dalton Caldwell che da oggi ha una ragione in più per promuovere il suo App.net , un social network che punta a eliminare la pubblicità per concentrarsi esclusivamente sull’utenza.

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Fabio Deotto