Arriva la Cloud tv
Tecnologia

Arriva la Cloud tv

La Philips e altri grandi produttori portano la tv sulla "nuvola"

Tutto il parlare del 4K, lo standard della nuova alta definizione tv, ha messo in ombra una delle novità tecnologiche più interessanti dal punto di vista televisivo: la cloud tv. E' un'evoluzione naturale della smart tv, la tv via internet che porta sulle nostre tv centinaia di canali da tutto il mondo. La tecnologia cloud ha un altro pregio: fa sì che gli aggiornamenti dei contenuti avvengano su un server remoto, evitando così problemi al televisore. Nei modelli presentati all'ultima edizione dell'Ifa di Berlino da Philips, cloud tv sta anche per Netflix (il sito che a fronte di un abbonamento molto economico permette di vedere tutti i film che vogliamo, ndr), purtroppo ancora non disponibile in Italia, e Spotify, il servizio di streaming musicale. Si possono cercare i canali anche in base al tema. Non solo: un'app chiamata Cloud Explorer consente agli utenti di Dropbox di visualizzare le loro foto, video e musica archiviati online. Chi possiede una smart tv Philips può già usarla. "Abbiamo integrato i servizi cloud nella nostra piattaforma Philips Smart TV" - ha spiegato  Albert Mombarg di Philips. "Gli utenti possono ora beneficiare di una più ampia offerta di servizi televisivi e superare la selezionata scelta di servizi televisivi via cavo".

Lo scopo della cloud tv è evidente: accrescere il numero di canali tv ben oltre il digitale terrestre, portando per esempio sul piccolo schermo servizi web locali come Streamit, con cui hanno firmato un accordo sia Philips che Toshiba (altro grande produttore che crede nella cloud tv, ndr). Per chi non la conoscesse si tratta di una web tv italiana, ad alta definizione, con più di 80 canali disponibili, dall’attualità all’entertainment, passando per il cinema, lo sport, l’animazione, i documentari, ecc. Nel caso di Philips è possibile vedere ogni programma della cloud tv con una luce ad hoc e la giusta atmosfera, grazie all'uso delle tecnologie Ambilight e Hue che permettono di sincronizzare la luminosità del tv con le nuove lampade led.

Tutto questo potrebbe finire per creare una tv nella tv, attingendo a un bouquet di canali gratuiti e a pagamento, locali e internazionali, di nicchia e tematici. Se non una rivoluzione, almeno un ulteriore passo verso la convergenza degli schermi (tv, telefono e computer), che oggi è ancora in parte una promessa.

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Eugenio Spagnuolo