Le migliori casse wireless e multiroom del 2016
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Tecnologia

Le migliori casse wireless e multiroom del 2016

Ovvero come far suonare tutti gli ambienti di casa, senza rompere muri né tirare fili

Aggiornato il 17/10/2016

Dopo esserci occupati delle migliori casse portatili Bluetooth, concentriamo ora le nostre attenzioni sulle soluzioni audio senza fili per la casa. La tendenza, sia fra gli gli specialisti che fra i grandi produttori di elettronica di consumo, è quella di offrire veri e propri ecosistemi casalinghi di tipo modulare, capaci cioé di evolvere in base alle esigenze (e al budget).

In gergo tecnico si parla di “multiroom”, intendendo con questo termine altoparlanti e diffusori che sfruttando i principali protocolli wireless (Wi-Fi, Bluetooth, Spotify, AirPlay, Qualcomm All-Play) sono in grado di abbattere tutte quelle barriere architettoniche che fino a qualche anno fa condizionavano i nostri ascolti casalinghi. Basta un un telefonino intelligente (o un tablet) da utilizzare come fonte (e telecomando) per la musica e il gioco è fatto. L'unico imbarazzo riguarda la scelta su dove piazzare gli altoparlanti, se in sala, in cucina, o addirittura in bagno. 

In questo approfondimento vi spieghiamo quali sono i migliori sistemi multiroom del momento, sia per qualità audio, sia per quanto riguarda la compatibilità con le varie sorgenti musicali, streaming compreso.

Samsung Audio Wireless (da 199 euro)

Un hub, un diffusore (o più di uno) e un’applicazione: l’hub si collega al router di casa, il diffusore si connette all’hub, l’applicazione fa il resto. Il sistema multiroom assemblato da Samsung fa della semplicità il suo punto di forza: una dozzina di moduli di tutte le forme e tutte le dimensioni che sfruttano la rete domestica Wi-Fi o il collegamento diretto via Bluetooth per creare una grande sinfonia multi-stanza. La direzione dell’orchestra è affidata a un’applicazione (disponibile sia su PC che su dispositivi mobili) che mostra le collezioni di musica salvata in locale (su telefono, tablet o computer), quelle presenti nella rete domestica (DLNA) nonché i servizi di internet radio e streaming musicale tipo Spotify o Deezer. Se il vostro televisore dovesse soffrire di inferiority complex non temete: il catalogo Samsung prevede anche una serie di soundbar acquistabili separatamente.

LG Smart Hi-Fi Audio (da 69 euro)

Presente sul mercato da ormai qualche anno, questa proposta firmata Lg è una valida alternativa ai più affermati sistemi multi-room degli specialisti. La configurazione è facile da comprendere e da realizzare: c’è un bridge da attaccare alla presa di rete, quattro speaker (H3, H4, H5 e H7, da 20 a 70 Watt) e una soundbar per il televisore. I componenti costano nel complesso più di un migliaio di euro ma, trattandosi di un sistema modulare, si può partire da una configurazione essenziale (ad esempio il bridge più un diffusore) e decidere di arricchirlo - pezzo dopo pezzo - nel corso del tempo. La gestione di tutte le fonti musicali (servizi di streaming compresi) avviene tramite Music Flow Player, un’app scaricabile da qualisasi device iOS e Android che consente fra le altre cose di avere suggerimenti automatici per creare atmosfere predefinite. Per evitare che le incertezze del segnale Wi-Fi provochino rallentamenti o riproduzioni a singhiozzo, Lg ha optato per l'utilizzo di reti mesh e Wi-Fi dual band, mentre un esclusivo algoritmo per la compensazione automatica del volume si occupa di ottimizzare l'impatto sonoro a tutte le frequenze.

Pure Jongo (da 199 euro)

Chi punta al multiroom ma non per questo è disposto a sacrificare uno stipendio intero, ha due alternative: restringere la configurazione a un numero molto limitato di moduli, oppure puntare a una soluzione dal buon rapporto qualità-prezzo. Il sistema Jongo Wireless di Pure soddisfa entrambe le necessità: perché è modulare, e dunque si può comporre pezzo dopo pezzo, e non costa una sproposito. Ben quattro i modelli dell’ultima nidiata di altoparlanti: Jongo S3x (prezzo consigliato 199,99 euro), Jongo T2x, T4x e T6x (149,99, 249,99 e 349,99 euro), in più c’è un adattatore A2 (129,99 euro) che serve per dare nuova vita ai vecchi impianti stereo portandoli all’interno della piattaforma. Anche il sistema Pure si appoggia sia alle reti WiFi che alle connessioni Bluetooth e consente di importare collezioni musicali provenienti da varie fonti, streaming compreso. Che significa Spotify, Deezer e tutti i vari servizi di musica via Web a un tot al mese, ma anche Pure Connect, un servizio proprietario con un database di milioni di tracce appositamente concepito per l’utilizzo su piattaforma Jongo (a pratire da 4,99 euro al mese, solo per i possessori di un dispositivo Pure).

Bowers & Wilkins Zeppelin Wireless (699 euro)


Ecco una soluzione interessante per tutti coloro che non sono interessati a un sistema multiroom, ma preferiscono una sorgente musicale unica, ma comunque vigorosa. Si chiama Zeppelin, come il poderoso dirigibile tedesco di inizio Novecento, e non è difficile capire il perché. Ciò che colpisce, al di là della forma, è la qualità audio - davvero granitica - garantita dai cinque altoparlanti (c'è anche anche un “sub” da 150 millimetri) stivati nel "siluro" della società britannica. Piuttosto agevole il controllo delle attività di riproduzione: si possono usare i tasti situati sulla parte alta del dispositivo o fare tutto da smartphone, tablet o computer (iOS, Android, PC Windows o MAC), sfruttando AirPlay, Spotify Connect o una più comune connessione Bluetooth.

Philips Izzylink (da 129,99 euro)


Per la serie come realizzare un sistema multiroom senza fare fatica, ecco la proposta di Philips: una serie di diffusori che si collegano fra di di loro semplicemente premendo un tastone circolare. I contenuti? Tutti quelli che possono essere “sparati” via Bluetooth dallo smartphone o dal tablet, ma per i meno evoluti c’è anche la possibilità di riprodurre i CD, le tracce mp3 contenute in una chiavetta o le stazioni radio FM passando attraverso un modulo dedicato (BM 50). Nel mosaico della casa c'è spazio anche per un altoparlante water-proof (IPX4), utilizzabile in bagno, o fuori casa grazie alla sua batteria ricaricabile.

Bose SoundTouch (da 229 euro)

Poteva mancare Bose nel salotto buono delle tecnologie multi-room? No, non poteva. La dimostrazione sta tutta in questo sistema Hi-Fi senza fili che non richiede ponti o altri hub per la diffusione del segnale wireless. I tre modelli di altoparlanti della famiglia SoundTouch (prezzi da 229,95 a 799,95 euro) si collegano infatti con la rete Wi-Fi di casa (o agli apparecchi compatibili con AirPlay) senza bisogno di ulteriori apparecchiature. Nella dotazione è incluso un telecomando ma è possibile delegare tutte le operazioni di controllo a un cellulare Android o iOS scaricando l’app SoundTouch. Da qui si può accedere alle librerie di Spotify, alle playlist di iTunes nonché alle stazioni radio Internet preferite.

Panasonic ALL (da 199 euro)

Considerati i trascorsi piuttosto nobili nel settore dell’alta fedeltà, Panasonic ha pensato bene di ritagliarsi uno spazio tutto suo nella promettente nicchia dei sistemi multiroom. Il concetto è noto: prendi degli altoparlanti di buona qualità, collegali alla rete domestica e, da qui, al tuo dispositivo mobile, cosicché tutta la musica presente sullo smartphone, sia essa in locale piuttosto che in streaming, possa suonare a tutto volume. Chiave di volta dell'architettura è una tecnologia firmata Qualcomm che consente di gestire fino a 10 moduli, in sincrono o separatamente. Davvero ricca l'offerta di moduli della casa: si va dalla piccolo SC ALL 2 da 40 Watt al vigoroso SC ALL 9 da 80 Watt. Nel mezzo anche una sofisticata soundbar da 3.1 canali (SC ALL 70T) e un hub (ALL 1) per regalare connettività al vecchio stereo di casa.

Sonos Hi-Fi (da 229 euro)

Tre altoparlanti, un subwoofer, una soundbar e un bridge per l'ascolto in streaming, con o senza amplificatore. Nel mezzo un’applicazione davvero ben fatta, ma soprattutto aperta a tutte le sorgenti, sia fisiche che Web. Chi punta a un sistema multiroom modulare, potente e facile da usare, può trovare nei prodotti della famiglia Sonos un compromesso quasi perfetto fra qualità audio ed esperienza d'uso. Il vantaggio rispetto ai concorrenti che viaggiano su protocollo Bluetooth o AirDrop sta nella possibilità di sfruttare una connessione wireless dedicata (per farlo è sufficiente attaccare uno dei componenti al router) ed evitare i classici problemi di latenza nella trasmissiome del suono. I prezzi dei diffusori vanno dai 229 euro del piccolo Sonos Play:1 ai 579 euro del nuovo Play:5 [leggi la nostra recensione], soundbar e subwoofer costano entrambi 799 euro, per il bridge servono altri 349 euro (che diventano 499 euro nella versione con amplificatore da 55 Watt) [Per saperne di più].

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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