Invece della spina, ricaricheremo (quasi) tutto dalla porta Usb
Tecnologia

Invece della spina, ricaricheremo (quasi) tutto dalla porta Usb

In arrivo una tecnologia a corrente continua che sfrutta la presa Universal serial bus (quella di pc e telefonini). Permetterà di alimentare anche televisore e impianti d'illuminazione

Le rivoluzioni, a volte, passano per piccole cose. Come un cavetto Usb: utilizzato per collegare computer e periferiche come le stampanti, comune nei piccoli dispositivi elettronici quali smartphone e tablet, è destinato a diventare il sistema di alimentazione standard nel prossimo futuro. E non solo per ricaricare piccoli apparecchi elettronici. Grazie a una nuova tecnologia chiamata Usb power delivery (Usb Pd), tramite il solito cavetto si potranno alimentare i notebook, come pure televisori, sistemi di illuminazione a led. Spariranno gli alimentatori esterni, quei cubetti neri ingombranti che spesso si surriscaldano.

Nei laboratori della londinese Moixa Technology, Simon Daniel e il suo gruppo, dopo aver inventato la batteria stilo che si ricarica con una porta Usb, hanno pronto un adattatore. «Col nostro sistema, è il dispositivo collegato attraverso la porta Usb Pd che chiede la quantità di energia che gli serve. E non è più necessario un convertitore da corrente alternata (la presa a muro, ndr) a corrente continua (Ac/Dc), tutto funziona con corrente continua (Dc)» spiega Daniel. «Così, in una casa o un ufficio, un piccolo impianto a corrente continua può alimentare perfino le lampadine led».

C’è da credere che l’avvento dell’Usb Pd decreterà la rivincita della trasmissione in corrente continua, inventata da Thomas Edison, su quella alternata, promossa da Nikola Tesla e tuttora la più utilizzata. «La corrente continua è a bassa tensione e, soprattutto, lavora bene con i pannelli solari» continua il numero uno della Moixa Technology. «Pannelli solari che hanno costi sempre più accessibili». Grazie all’invenzione della Moixa si potranno allestire piccole reti elettriche domestiche che integrino quelle già presenti in casa a cui collegare molti apparecchi. Soluzione che permetterà notevoli risparmi sulle bollette. Gli unici non ancora compatibili con l’Usb Pd sono gli elettrodomestici ad alto assorbimento come lavatrici e aspirapolvere.

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Riccardo Meggiato