Come ti scovo l’amianto (grazie ai droni)
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Tecnologia

Come ti scovo l’amianto (grazie ai droni)

Al via a Fidenza un progetto per la mappatura aerea dell’Eternit attraverso piccoli velivoli controllati da remoto

Nonostante sia stato bandito da più di vent’anni, l’amianto resta ancora una terribile minaccia per il nostro Paese. Le statistiche parlano chiaro: dal 1946 al 1992 il consumo in Italia di questo materiale altamente cancerogeno è stato di circa 4,2 milioni di tonnellate (fonte Registro Nazionale Mesoteliomi), una montagna di fibra in gran parte ancora da bonificare, responsabile - secondo l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) di 3000 morti all’anno.

Il problema, per le amministrazioni pubbliche impegnate nei programmi di risanamento, è soprattutto di natura conoscitiva: in molti casi non esiste un vero e proprio censimento dei fabbricati nei quali l’amianto è ancora presente sotto varie forme (tetti, coperture, lastre, siti contaminati, discariche).

Un aiuto potrebbe però arrivare dall’alto grazie alla tecnologia dei droni. Alcune città italiane starebbero lavorando per avviare o completare le operazioni di mappatura del territorio grazie proprio all’impiego di piccoli velivoli controllati da remoto.

Uno dei primi progetti sperimentali di questo tipo è quello appena inaugurato dal Comune di Fidenza in collaborazione con AeroDron: si tratta di un’iniziativa che si inserisce all’interno del Paes (il Piano di azione per l'energia sostenibile) che avrà il compito di mappare mediante riprese aeree la superficie della città per rilevare la presenza di amianto e, in una fase successiva, la dispersione termica e le cosiddette isole di calore.

L’Assessorato all'Ambiente del Comune di Fidenza si avvarrà per l’occasione del supporto dei droni forniti da AeroDron, start-up italiana incubata da b-ventures, che integrerà i propri dati con quelli forniti dalla Cgr (Compagnia generale di ripreseaeree). Una volta mappata la presenza dell'amianto si procederà con le verifiche tramite droni e a terra di tutti i casi dubbi e con una verifica a random sul 15% delle coperture censite, ha spiegato l'assessore Castellani, precisando che i dati verranno resi pubblici entro l’estate.

Utilizzando un sistema di rilevazione a infrarossi, i droni verranno utilizzati anche per acquisire i dati sulla dispersione termica all’interno del centro abitato. In questo modo, promette l’amministrazione fidentina, sarà possibile comprendere al meglio dove si spreca energia e programmare specifiche azioni di pianificazione urbanistica.

Droni contro l'amianto: l'esperimento di Fidenza

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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