Aerografite, il materiale più leggero del mondo è anche ultraresistente
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Tecnologia

Aerografite, il materiale più leggero del mondo è anche ultraresistente

Il materiale più leggero di sempre si chiama Aerografite, è ultraresistente e potrà essere utilizzato per creare batterie funzionali e di minimo peso

È nero, è un nanoscopico intreccio di tubi di carbonio, è duttile e in grado di condurre elettricità, ma soprattutto, pesa appena 0,2 milligrammi per centimetro cubico, ossia quattro volte di meno rispetto all’attuale detentore del record di materiale più leggero mai creato. Si chiama Aerografite ed è un nuovo tipo di materiale a base di carbonio creato dai ricercatori della Kiel University e della Hamburg University of Technology.

Appena sei mesi fa, un nuovo composto aveva spalancato nuovi orizzonti nel mondo della scienza e della tecnologia. Si trattava di un materiale organizzato in una struttura di nanotubi intrecciati composta al 99,99 % da aria e allo 0,01 da nanotubi di Nickel. Il materiale presentato in questi giorni nello studio pubblicato sulla rivista Advanced Materials ha una composizione simile, solo che al posto del Nickel è stato utilizzato il Carbonio, che ha una massa atomica inferiore.

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Ma un materiale ultraleggero servirebbe a poco se le sue caratteristiche chimico-fisiche non si rivelassero vantaggiose a livello applicativo. L’Aerografite, oltre a essere leggerissima, ha le caratteristiche ideali per essere integrata negli elettrodi delle batterie agli ioni di litio. L’idea, infatti, sarebbe quella di sfruttare il nuovo materiale per ridurre al minimo la quantità di elettrolita necessario, ottenendo batterie funzionali e allo stesso tempo ultraleggere. Tra le possibili applicazioni figurano naturalmente i dispositivi mobile, come smartphone e tablet, ma i creatori dell’Aerografite non esitano a suggerire un utilizzo del nuovo materiale per la fabbricazione di auto elettriche e per lo sviluppo di altri tipi di trasporto ecologico.

Un’altra caratteristica dell’aerografite è la sua incredibile resilienza, il materiale resiste molto bene alla compressione e alla tensione, è possibile comprimerlo fino al 95% senza provocare alcuna mutazione a livello di forma e struttura. Queste speciali caratteristiche sono correlate alla struttura interconnessa dei tubi porosi di cui il materiale è composto, una struttura che a detta dei ricercatori potrebbe ancora essere migliorata: “Potremmo arrivare a un certo punto in cui l’Aerografite diventerà ancora più solida e quindi resistente. Inoltre, si tratta di un materiale che assorbe quasi completamente la luce. Si potrebbe dire che costituisce il più nero fra i neri.

L’insieme delle particolarità di questo nuovo materiale apre un ampio ventaglio di possibili applicazioni. La sua struttura reticolare potrebbe essere sfruttata per la purificazione dell’aria e per la rimozione di agenti inquinanti persistenti dall’acqua, la sua resistenza invece permetterebbe un utilizzo agevolato in ambienti sottoposti a forti vibrazioni, come ad esempio le componenti elettroniche di aerei e telescopi.

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Fabio Deotto