UK: dal 2015 via libera all'auto che si guida da sola
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Tecnologia

UK: dal 2015 via libera all'auto che si guida da sola

Il Governo dell’isola apre ai test sulle vetture senza guidatore anche sulle strade pubbliche. Ma per la diffusione di massa ci vorrà ancora del tempo

La tecnologia c’è , le vetture prima o poi arriveranno, i guidatori - o, per meglio dire, gli ex- guidatori - si abitueranno al cambiamento. Ora, affinché l’auto che si guida da sola diventi una realtà bella e buona manca solo uno step: un quadro normativo che ne autorizzi la libera circolazione nelle città.

Anche in questo senso, però, qualcosa si sta muovendo e lo dimostra la decisione della Gran Bretagna di concedere il semaforo verde a tutte le autovetture senza pilota che dal prossimo anno calcheranno il suolo dell’isola. In pratica: tutti gli esperimenti sulle auto che si guidano da sole in territorio britannico, fino a ieri consentiti solo su strade private, dal 2015 verranno estesi anche al suolo pubblico.

Naturalmente ciò non significa che chiunque possa dotarsi di una vettura auto-comandata e sfrecciare liberamente nel traffico. Per il momento, infatti, il Governo britannico ha stabilito che potranno essere condotti test sperimentali, da un minimo di 18 a un massimo di 36 mesi, sia sulle auto con un co-pilota sia su quelle completamente prive di guidatori umani, e solo nelle città che ne faranno richiesta (fino a un massimo di tre).

"Le automobili che si guidano da sole hanno un enorme potenziale per trasformare la rete dei trasporti del Regno Unito, dal momento che potrebbero migliorare la sicurezza, ridurre la congestione e abbassare le emissioni, in particolare quelle di CO2", ha spiegato il ministro dei trasporti Claire Perry. "Siamo determinati ad assicurare a queste auto la possibilità di soddisfare questo potenziale, motivo per cui stiamo rivedendo attivamente gli ostacoli normativi per creare il giusto quadro per la sperimentazione".

Il Regno Unito diventa così il primo Paese europeo ad autorizzare la circolazione delle auto che si guidano da sole. Altrove, e in particolare negli Stati Uniti, le leggi hanno già fatto significativi passi in avanti. California, Nevada e Florida, ad esempio, hanno già avuto il via libera dalle autorità per specifici test su strade cittadine, e lo stesso dicasi del Giappone, dove Nissan ha già effettuato lo scorso anno il primo esperimento su un'autostrada pubblica.

L’ipotesi che in un futuro nemmeno troppo remoto le nostra strade e autostrade possano popolarsi di vetture prive di guidatore si fa dunque sempre meno fantascientifica. Secondo Google - probabilmente la società che sta investendo di più nel settore delle cosiddette self-driving car - il 2018 potrebbe essere l’anno buono per l’apertura della tecnologia al grande pubblico.

 

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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