Parrot AR.Drone2.0 Power Edition, la nostra prima prova in volo
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Parrot AR.Drone2.0 Power Edition, la nostra prima prova in volo

Prime impressioni sulla nuova serie speciale del popolare quadricottero della casa francese, il primo a superare i 30 minuti di autonomia complessiva

Che siate o meno degli amanti del volo teleguidato, sappiatelo: arriverà il giorno in cui ci sarà un drone in ogni casa, anche nella vostra. Che si tratti di un giocattolo, di un supporto aereo per il fotografo che non deve chiedere mai o addirittura di un nuovo mezzo di trasporto, poco importa: quello dei piccoli e grandi velivoli a pilotaggio remoto è destinato a diventare un fenomeno di massa.

Per il momento, comunque, limitiamoci a considerare i droni consumer per quello che sono: giocattoli abbastanza costosi che diventano, ogni giorno di più, sempre più divertenti e sofisticati. Prendiamo ad esempio il nuovo Parrot AR.Drone2.0 Power Edition. Definirlo un semplice aeroplanino radiocomandato sarebbe davvero mortificante. Soprattutto per tutti gli amanti del genere: aeromodellisti esigenti che la sanno piuttosto lunga su tutte le novità del settore.

È per loro che Parrot ha creato questa edizione speciale del suo popolare quadricottero, un IFO (oggetto volante identificato) in formato consumer caratterizzato da tre innesti di pregio: una nuova carena, un triplo set di eliche colorate e un doppio pack di batterie al Litio ad alta densità. È soprattutto quest’ultima la novità di rilievo: grazie alle nuove unità in dotazione, infatti, l’autonomia complessiva dell’ AR.Drone2.0 sale da 12 a 36 minuti circa. Non basta ancora per trascorrere un intero pomeriggio al parco ma è comunque un bel passo in avanti.

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Quanto alle funzioni, sono praticamente le stesse del modello originario. Parrot AR.Drone2.0 Power Edition si conferma un quadricottero facilmente pilotabile anche da chi non ha mai fatto volare nulla in sua, nemmeno un aeroplanino di carta. È sufficiente uno smartphone (o un tablet) e una rete Wi-Fi (meglio se in un’area priva di interferenze wireless) e il gioco è fatto. Grazie a un paio di pulsanti virtuali e sfruttando l’orientamento dell’accelerometro del dispositivo in uso è possibile far muovere l’AR. Drone di Parrot in tutte le direzioni: avanti, indietro, desta sinistra, alto, basso, rotazione, ci si può persino sbizzarrire con qualche giro della morte.

Il tutto in completa sicurezza (le hull in dotazione carenano completamente le quattro eliche) e con la possibilità di vedere in tempo (quasi) reale tutto ciò che sta sotto la pancia del drone: Parrot AR.Drone2.0 Power Edition è infatti dotato di una fotocamera HD che permette di visualizzare (ed eventualmente registrare e quindi condividere via Web) le panoramiche di volo.

Pratica? Più se ne fa e più ci si diverte. Ma, ribadisco, un paio di minuti sono più che sufficienti per prendere confidenza col mezzo.

Nel complesso un giocattolino da leccarsi i baffi anche se, al momento, un po’ costoso. Parrot AR.Drone2.0 Power Edition costa infatti circa 350 euro, ma la spesa sale a 450 euro se si aggiunge alla dotazione Flight Recorder , il modulo Gps che permette di geolocalizzare AR.Drone e di videoregistrare i voli sulla memoria flash integrata.

 

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Roberto Catania

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