OS X Mavericks: le cose da sapere
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OS X Mavericks: le cose da sapere

Cos'è cambiato, quali sono i vantaggi e quali le sorprese che porta in dote il nuovo sistema operativo dei Macintosh

Qualche programma nuovo ma soprattutto tante migliorie, diverse funzioni aggiuntive e molta attenzione all'esperienza d'uso dell'utente: è il mix vincente dietro OS X 10.9 Mavericks , il nuovo sistema operativo per i computer di Apple, che sta mietendo giudizi positivi e vanta un'adozione notevole, che in pochi giorni ha superato il 5%, anche grazie a un prezzo letteralmente imbattibile.

Ecco una lista delle cose più importanti da sapere per valutare prima di effettuare un upgrade.

1) La prima sorpresa è che OS X 10.9 è gratuito. Sì, dai circa 20 Euro di OS X Lion, con Mavericks il prezzo è sceso a zero .

2) È possibile scaricare e installare il sistema operativo esclusivamente tramite il Mac App Store, che richiede un Apple ID (va bene quello usato sull'iPhone e sull'iPad), che serve anche per sfruttare diverse delle novità di OS X 10.9. 

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3) È necessario avere un Macintosh supportato, ovvero: gli iMac di metà 2007, i MacBook Pro di metà/fine 2007, i MacBook in alluminio di fine 2008 o di inizio 2009, i MacBook Air di fine 2008, i Mac Pro di inizio 2008, i Mac mini di inizio 2009, gli Xserve inizio 2009 e tutti i modelli successivi) con almeno 2 GB di memoria RAM (meglio se 4) e 8 GB di spazio su disco/ssd. 

4) Si può fare l'aggiornamento da una qualsiasi delle tre versioni precedenti del sistema operativo, a partire da OS X 10.6.8 o successivo. Se il Mac è supportato come hardware ma è fermo a [Mac] OS X Leopard o addirittura a Tiger, Apple vende a 18 Euro sia Snow Leopard che dei codici per il download di OS X Liono di Mountain Lion.

5) Se si conserva il pacchetto "Installa OS X Mavericks.app" scaricato dal Mac App Store e si rimanda la procedura di installazione, lo si può copiare dalla cartella Applicazioni e riutilizzare per ulteriori installazioni, evitando così di riscaricare ogni volta 5 GB di dati (5,31 per la precisione).

6) In gran parte dei casi, Mavericks funziona meglio dei precedenti 10.7 e 10.8, in particolare sotto l'aspetto della reattività e dell'autonomia, grazie a tecnologie come App Nap, Timer Coalescing e alla compressione della memoria che accorpano e riducono il più possibile le elaborazioni e lo swap, ovvero la (temibile) scrittura su disco del contenuto della RAM quando si esaurisce quella reale. 

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7) L'aspetto è sostanzialmente immutato rispetto alle due versioni precedenti. Mavericks è quasi indistinguibile da Lion e Mountain Lion ma è pieno di piccole modifiche e migliorie per controllare e interagire meglio con il sistema (in primis le notifiche) e sono state aggiunte diverse funzioni utili (come i tab nel Finder, la dettatura anche in assenza di connessione a Internet, il Portachiavi iCloud , o i Link Condivisi in Safari) e anche qualcuna inutile (lo "sbrilluccicare" attorno delle icone dei programmi appena installati). 

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8) A livello di software le novità più rilevanti (e gradite) sono le controparti per Mac di Mappe e soprattutto di iBooks, che permette di leggere libri testuali, illustrati, manuali e fumetti anche sui computer portatili e fissi di Apple. Diverse novità anche in app di sistema come Calendario e nella Rubrica Indirizzi, che saltano all'occhio per un look molto pulito ed essenziale, forse fin troppo. 

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9) La compatibilità di Mavericks con i software più diffusi (come ad esempio quelli di Adobe e Microsoft) è buona, come testimonia la lista in continuo aggiornamento sul sito RoaringApps.com  ma i cambiamenti sono molti e si consiglia di verificare eventuali problemi e incompatibilità andando sui siti web ufficiali, magari prima di aggiornare a Mavericks. Tra le disfunzioni c'è qualche problema di rendering in Mappe e le modifiche (in negativo) al supporto di GMail da parte di Mail, che causano problemi con le etichette e costringono gli utenti a (ri)scaricare tutti i messaggi dal server.

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10) C'è anche un Mavericks Server, ma come già fatto per Mountain Lion, Apple non propone più una versione distinta del sistema operativo. Le funzioni sono offerte sotto forma di pacchetto software aggiuntivo, chiamato OS X Server 3.0, che richiede Mavericks ed è venduto sul Mac App Store a 17,99 Euro

Nota: l'immagine di apertura e alcune di quelle a corredo del testo sono "courtesy of Apple".

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Nicola D'Agostino