Microsoft Surface, l’anti-iPad che sembra un laptop
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Microsoft Surface, l’anti-iPad che sembra un laptop

Il tablet di casa Microsoft è stato finalmente annunciato, avrà una cover che funge da tastiera e trackpad e sarà disponibile con Windows RT o Windows 8 Pro

Il mistero sull’attesissimo prodotto Microsoft alla fine è stato svelato, e la soluzione è quella che tutti si aspettavano: un tablet. Il nome invece non se lo aspettava nessuno (o quasi), ma tutti (o quasi) già lo conoscevano: Microsoft Surface. E così, a due anni e mezzo di distanza dalla deflagrazione dell’iPad nel mondo dell’hi-tech, dopo aver impietosamente sotterrato progetti ambiziosi e intriganti come il compianto Courier, Microsoft arriva finalmente alla più affollata delle feste sfoggiando un tablet interamente sviluppato (sia a livello di hardware che di software) tra le mura di Redmond.

La prima cosa che balza all’occhio è l’aspetto solido, minimale e un poco squadrato che lo fa assomigliare a una versione mignon del monolite di 2001 Odissea nello Spazio. La seconda cosa è la cover, una copertura magnetica che a un primo sguardo ricorda quella introdotta da Apple con l’iPad 2. La cover si attacca e stacca con la stessa semplicità di quella dell’iPad, ma a differenza di quest’ultima non può essere piegata per fare da punto di appoggio per il tablet (per questo c’è un elemento apposito integrato nel corpo in magnesio). No, la cover in questo caso ha una funzione molto più importante: è una tastiera, con tanto di trackpad.

La cover-tastiera di Surface aggiunge solo 3 millimetri allo spessore del tablet, sfrutta una tecnologia pressure-sensitive per differenziare i tocchi occasionali dalla digitazione vera e propria e, stando alle promesse degli ingegneri Microsoft, consente una digitazione due volte più rapida e semplice rispetto a una tastiera multitouch come quella degli iPad. Questa cover sarà disponibile in cinque diversi colori, ancora non è dato sapere se sarà venduta insieme a Surface o disponibile come optional acquistabile a parte.

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Veniamo ora alle specifiche hardware. Contrariamente a quanto ci si aspettava, il nuovo tablet di casa Redmond non supporterà unicamente Windows RT, verrà venduto in due versioni, una con Windows RT integrato, l’altra con Windows 8 Pro. Le due versioni hanno specifiche che li rendono significativamente diversi.

Surface Windows RT pesa 676 grammi (poco più di un nuovo iPad), ha uno spessore di 9,3 millimetri, consuma 31,5 Wh (dieci in meno di un nuovo iPad), ha uno slot microSD, una porta USB 2.0, una HDMI e una configurazione di memoria a 32 o 64 GB. Surface Windows 8 Pro invece pesa 903 grammi, ha uno spessore di 13,5 mm, consuma 42 Wh (comunque 0,5 in meno del nuovo iPad), ha uno slot microSDXC, una porta USB 3.0, una HDMI e una configurazione di memoria a 64 o 128 GB. Entrambe le versioni presentano un display Full HD ClearType da 10,6 pollici.

Non si hanno invece dettagli precisi su prezzo e data di uscita. La cosa più probabile è che Surface vedrà ufficialmente la luce entro la fine dell’anno, in concomitanza con l’uscita ufficiale di Windows 8, e che avrà un prezzo inferiore a quello dell’iPad. Nel tentativo di abbottonarsi il più possibile, infatti, Steve Ballmer si è lasciato sfuggire due indicazioni, spiegando che Surface può fare da “trampolino di lancio” per Windows 8 e che sarà “competitivo”.

Dunque il mistero è stato svelato, Microsoft ha finalmente annunciato il suo personalissimo tablet, ma c’è una questione ancora da risolvere: il nome. Fino a poco tempo fa Surface era il nome che Microsoft aveva scelto per le sue costosissime superfici multitouch , delle specie di enormi display con le gambe di un tavolo che potevano essere adatti a alberghi e centri per le conferenze. Ora a Redmond hanno deciso di sfilare il nome Surface per adattarlo al nuovo tablet. Perché? Forse semplicemente suonava bene. Forse (come suggerisce qualcuno ) per tenere ancora più nascosto l’annuncio nelle scorse settimane. O forse, perché quello che era il vecchio Surface sta per trasformarsi in un nuovo strumento, Microsoft PixelSense , dotato di una tecnologia che permette alla superficie di “vedere” quello che le viene appoggiato sopra (siano esse le dita di una mano o i grafici di una conferenza).

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Fabio Deotto