Le 10 startup più interessanti del 2014
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Tecnologia

Le 10 startup più interessanti del 2014

Dall'app per contestare le multe al chip ultraveloce, ecco le società più promettenti nate quest'anno

Keyssa

Se la scommessa di Keyssa si rivelasse vincente, nei prossimi anni il mondo dell’hi-tech potrebbe cambiare faccia. Keyssa è un piccolo chip integrabile in qualsiasi tipo di dispositivo che consente di trasferire interi gigabyte di dati in pochi secondi, senza bisogno di cavi o connessione Wi-Fi. Keyssa sfrutta una nuova tecnologia chiamata Kiss Connectivity che permette di trasferire file di grandi dimensioni semplicemente facendo toccare due dispositivi per qualche istante.

Cruise

Cruise

In attesa che le vetture autonome di Google siano pronte per il mercato di massa, una piccola startup si appresta a sfilargli la tovaglia da sotto i piatti. Cruise è un kit di telecamere e sensori che consente di trasformare a posteriore una normale vettura in una autonoma. Sarà disponibile a partire dal 2015 per alcuni modelli di Audi.

ProductHunt

ProductHunt

La quantità di nuove app, servizi e prodotti di tecnologia che ogni giorno debutta sullo sconfinato palcoscenico hi-tech è così grande e diversificata che gli appassionati di tecnologia si sono ormai rassegnati all’idea di lasciarsi sfuggire decine di prodotti interessanti ogni giorno. Tra questi c’è Ryan Hoover, un ragazzo californiano che è riuscito a stregare mezza Silicon Valley con un servizio che consente agli utenti di scoprire quali sono le app, i prodotti e i servizi più interessanti del giorno. Product Hunt si ispira per certi versi a Reddit e ad altre piattaforme di discussione, ma il metodo sviluppato da Hoover rende semplice e immediata la ricerca e la valutazione dei contenuti.

Emu

Emu

Emu è un’app per iPhone che punta a integrare le funzionalità di Whatsapp con quelle di Siri. Sostanzialmente si tratta di un software che impara a conoscerti passando al setaccio i tuoi messaggi testuali. Attivando Emu, ogni volta che manderai un messaggio di testo, l’app cercherà parole chiave e andrà automaticamente a recuperare per te le informazioni che potrebbero servirti. Unica pecca: ha un funzionamento leggermente invasivo.

RobinGoods

RobinGoods

Chi l’ha detto che solo i grandi brand possano approfittare della geolocalizzazione? Gli sviluppatori italiani di RobinGoods hanno avuto un’idea che appare molto promettente: fornire a qualunque tipo di esercente un servizio che consenta di sottoporre offerte e promozioni a potenziali clienti sulla base della loro ubicazione in tempo reale e dei loro interessi; e allo stesso tempo fornire ai clienti un’app da utilizzare come bastone da rabdomante per le offerte imperdibili.

BantaMu

BantaMu

Altra startup italiana, altra idea azzeccata. Fondato da uno dei sound engineer più bravi e apprezzati dello stivale, BantaMu è una specie di LinkedIn per professionisti della musica. Chi abbia mai provato a mettere piede nel mondo della musica sa che questo tipo di piattaforma, volta creare una rete per mettere in contatto musicisti, producer e artisti, non è solo vincente, ma si appresta a diventare addirittura essenziale. Non a caso BantaMu ha già attirato l’attenzione di svariati producer internazionali.

Soylent

Soylent

Il nome ricorda il terrificante soylent green dell’omonimo film, in realtà Soylent è una società nata con uno scopo piuttosto ambizioso: creare un alimento che possa bastare da solo a condurre una dieta equilibrata. Soylent, di fatto, è un beverone di maltodestrina, proteine del riso, farina di avena, olio di colza, olio di pesce e altri composti chimici (ad esempio: vitamine). L’idea è particolarmente interessante se si pensa a Soylent non come un sostituto di ogni tipo di cibo, ma una fonte nutritizia pronto uso utile nelle più svariate condizioni.

Hopskipdrive

HopSkipDrive

Chi ha dei figli abbastanza grandi lo sa: uno dei problemi meno gestibili riguarda il doverli accompagnare ovunque. Può capitare che rimanga incastrato nel traffico, o che tu faccia tardi a una riunione, e a quel punto daresti volentieri un rene per avere qualcuno di affidabile che vada a raccattare la tua prole al posto tuo. Le tre madri che hanno fondato HopSkipDrive avevano proprio questo in mente quando hanno fondato la propria startup: creare un servizio di ridesharing che consentisse a madri e padri impegnati di avere al proprio servizio una serie di guidatori fidati da reclutare alla bisogna. Per ora il servizio è disponibile solo in California ed è in fase beta gratuita, ma se dovesse avere successo è probabile che si estenderà (a pagamento) anche al di fuori degli States.

Fixed

Fixed

A quanto pare, almeno negli USA, nel 50% dei casi le multe contestate vengono annullate. Fixed è un’app che ti consente di automatizzare il processo di contestazione: basta fare una foto alla multa e l’app si preoccupa di avviare autonomamente le pratiche per la contestazione. Se l’operazione va a buon termine, Fixed ti chiederà di pagare il 25% della multa originaria. Per ora è in fase beta nella sola area di San Francisco.

Ditto

Ditto

Ditto è l’erede 2.0 dei vecchi cercapersone. Se molte aziende tendono a investire su dispositivi indossabili zeppi di funzionalità, Ditto punta nella direzione opposta limitando le funzionalità a un ridotto assortimento di vibrazioni. Ditto è un piccolo dispositivo indossabile che, grazie a una connessione bluetooth e una app dedicata, è programmabile in modo da avvisarti solo quando sul tuo dispositivo mobile arrivano notifiche o chiamate importanti.

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Fabio Deotto