Le 10 migliori innovazioni hi-tech del 2013
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Le 10 migliori innovazioni hi-tech del 2013

Si va dall'esoscheletro bionico per paraplegici, alla penna per disegnare oggetti plastici tridimensionali, dall'anello che funge da password ai display mutaforma. Ecco il meglio che il 2013 ha avuto da offrire

La parola innovazioneviene spesso usata a sproposito. Non passa anno senza che i colossi dell’elettronica si sforzino di convincerci che i loro prodotti rappresentino un livello inedito di innovazione tecnologica (qualcuno ha detto Galaxy Gear ?). In realtà, spesso la vera innovazione non ha tanto a che fare con i prodotti, quanto con i progetti, i prototipi e i modelli sperimentali. Siamo andati a spulciare il lavoro dei vari team di ricerca nei campi più disparati, e abbiamo scelto quelle che a nostro avviso sono le 10 innovazioni hi-tech più importanti del 2013.

>> Tutto il meglio del 2013 <<

1. L'anello-password di Google
Da qualche tempo, tutti stanno provando a pensionare la password. Qualcuno spera nei sensori biometrici, qualcuno addirittura si è inventato delle pastiglie da inghiottire ogni giorno per custodire una password nel proprio stomaco, Google prova a tagliare la testa al toro e sta lavorando a un anello criptato che l’utente potrà indossare e dimenticarsi di password, passphrase e mail di recupero. 

2. InFORM
Al MIT hanno sviluppato il primo Dynamic Shape Display, ossia: un particolare tipo di interfaccia tattile che, invece di trasferire unicamente input digitati, suoni e immagini, è in grado di trasferire da un utente all’altro movimenti tridimensionali veri e propri. Cio è possibile grazie a un particolare (e ingombrante) display costituito da una griglia di piccoli parallelepipedi che, spostandosi in verticale, riproducono tridimensionalmente gli oggetti e i movimenti di un utente distante.

3. Super Cruise
Grazie a Google si è parlato molto di driverless car e del futuro delle auto senza pilota. General Motors però ha sviluppato Super Cruise, un software appositamente ideato per rendere automatica qualsiasi auto, combinando due tecnologie già esistenti. Come prima cosa il software è in grado di sfruttare sensori radar per individuare vetture a partire da 90 metri di distanza, calibrando di conseguenza la velocità in modo da mantenere le giuste distanze. Poi, utilizzando sensori GPS e un sistema di fotocamere ottiche a infrarossi, il software si assicura che la vettura rimanga nella sua corsia.

4. Oculus Rift
Chi l’avrebbe mai detto che qualcuno sarebbe riuscito a resuscitare la realtà virtuale? A quanto pare Palmer Luckey ci sta riuscendo. Il suo Oculus Rift è una sorta di schermo da 7 pollici indossabile davanti agli occhi che ricrea tridimensionalmente le schermate di gioco. Grazie a un campo di visione quasi doppio rispetto alla concorrenza, Oculus Rift è in prima fila nella nuova tendenza della tecnologia videoludica immersiva.

5. Dream
I cervelloni della startup cilena Tinker Things hanno sviluppato un software avanguardistico di nome Dream che consente di interfacciare una stampante 3D con il cervello umano. Utilizzando un innovativo approccio ispirato ai processi evolutivi, il software consente a chiunque di plasmare una forma tridimensionale, partendo da un modello di partenza, utilizzando gli input registrati da un elmetto EEG.

6. 3Doodler
A proposito di stampa 3D, in mezzo alla quantità di innovazioni riguardanti questo particolare campo di ricerca, una che ci ha impressionato porta il nome di 3Doodler. Si tratta sostanzialmente di una penna che al posto dell’inchiostro produce materiale plastico. La vera particolarità, però, è che consente all’utente di “disegnare” creazioni tridimensionali in plastica muovendo semplicemente il pennino nell’aria.

7. Project Inception
Lo hanno già battezzato Project Inception, e non è un’esagerazione. Un team guidato dal premio Nobel Sosumu Tonegawa è riuscito a impiantare un ricordo traumatico fasullo nella memoria di un topo di laboratorio. La tecnica sviluppata dal tema potrà essere impiegata per curare alcune problematiche legate alla memoria.

8. ATLAS
Tra tutti i concorrenti del pluri-citato concorso DARPA, è senza dubbio il favorito. Sviluppato da quei geniacci di Boston Dynamics, ATLAS è un robot umanoide talmente cazzuto che ormai tutti gli hanno affibbiato il nomignolo Terminator. 188 centimetri, 150 kg, 28 articolazioni a controllo idraulico e uno sproposito di sensori: ATLAS è in grado di avventurarsi in qualsiasi tipo di situazione, e di rimanere in equilibrio anche quando colpito da una palla d’acciaio del peso di 10 kg.

9. Argus II
Tra le patologie legate alla vista, la Retinite Pigmentosa è forse una delle peggiori, dal momento che comporta una progressiva degenerazione del campo visivo e non è ancora stata sviluppata una terapia efficace. Argus II è una tecnologia unica nel suo genere. Consiste in una protesi epiretinica che viene impiantata nell’occhio, e uno speciale paio di smart-occhiali studiati per tradurre l’input visivo in un segnale visivo decodificabile per il soggetto. Il sistema sostanzialmente consente di bypassare i fotorettori compromessi dalla malattia, sfruttando la protesi epiretinica.

10. Rewalk
Per rimanere in ambito biomedico, ecco una tecnologia che potrebbe cambiare la vita a molte persone. Rewalk è un esoscheletro bionico indossabile che consente a chi ha perso la mobilità degli arti inferiori di tornare a camminare senza bisogno di aiuto esterno. Grazie a un sistema di sensori e a un computer integrato, Rewalk è in grado di riconoscere quando il paziente si sta inclinando per camminare e coadiuva automaticamente il primo passo. Grazie a una batteria capiente il sistema è in grado di fornire movimento per un’intera giornata, sebbene in ogni caso il paziente dovrà ancora aiutarsi con un paio di stampelle.

 

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Fabio Deotto