I 10 migliori dispositivi indossabili del 2014
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Tecnologia

I 10 migliori dispositivi indossabili del 2014

Smartwatch, activity tracker, orologi con qualcosa in più, dispositivi per ogni sport (golf incluso). Guida ai regali da polso per tutte le tasche

Lui è un maniaco delle notifiche. Trema al solo pensiero di perdersi l’arrivo di una mail o di un messaggio qualunque e scruta il cellulare ogni minuto o quasi. Lei è attentissima a quello che mangia, a quanto dorme, corre, cammina, solleva in palestra. L’altro ha la passione per il nuoto e il golf, l’altro ancora impallidisce al pensiero di un orologio con uno schermo touch, ma non disdegnerebbe qualche funzione smart

L’evidenza è che i dispositivi da polso si sono evoluti, accontentano gusti vari ed esigenze trasversali (anche estetiche), hanno autonomie decenti e cartellini non imbarazzanti. O perlomeno, si è creata una forbice ampia tra i top di gamma e gli entry level. Insomma, sono una soluzione sensata per un regalo di Natale tecnologico non impegnativo per il portafogli, almeno non troppo, come l’ultimo tablet o smartphone.

Pescando nel meglio uscito nel corso del 2014, ecco una selezione ragionata per tutte le tasche. Il prezzo indicato non è quello dichiarato dal produttore, ma la cifra a cui è possibile trovare le proposte on line da venditori affidabili. [Scorri avanti per continuare]

Samsung Gear S (380 euro)

L’idea vincente nel progettare questo dispositivo è stata quella di integrare un alloggiamento per la sim, così oltre al Wi-Fi e al Bluetooth è anche possibile utilizzarlo effettuare chiamate o leggere le notifiche senza passare dallo smartphone. Il design è veramente ben riuscito: arrotondato ma non rotondo, aggraziato e gradevole. Merito di un display Super Amoled curvo di primo livello e pregevole fattura, su cui visualizzare ogni tipo di informazione, anche le più impegnative come le mappe. Questo prodotto è il più caro della nostra selezione, ma senz’altro il più completo. Un pensiero per una persona speciale. Per saperne di più.

Motorola Moto 360 (249 euro)

Dedicato agli ortodossi delle forme, a chi pensa che un orologio, evoluto o meno, debba essere rotondo. Applaudito dalla critica, è acceso da Android wear, ovvero l’esperienza targata Google su misura per gli indossabili (notifiche al momento e nel luogo giusto, comandi vocali, monitoraggio della salute e corollari affini). Il tutto da arricchire con cinturini stilosi che enfatizzano il suo design classico e pretenzioso quanto basta. Il vetro è Gorilla Glass, resistente a graffi e strapazzi, per togliergli un po’ di dosso quell’aura da gioiellino fragile che a un primo impatto potrebbe portare con sé. Costa meno del Gear S e non fa affatto sfigurare. Né chi lo porta al polso, né chi lo regala. Anzi. Per saperne di più.

Sony SmartBand Talk (150 euro)

Parliamoci chiaro. Un display super luminoso, full optional, pieno di colori e sfumature, succhia via la carica di una batteria giocoforza di taglia extra small in tempi troppo rapidi. Bene dunque l’idea di Sony di optare per uno schermo e-ink, come quello degli eBook, che permette non solo di arrivare a fine giornata, ma di metterne in fila anche tre. Senza rinunce: dal cinturino si fanno e ricevono chiamate, si possono leggere le notifiche in arrivo e sapere quanto ci si è mossi durante la giornata. Siamo di fronte a un riuscito ibrido tra smartwatch e activity tracker dunque, con il bonus della personalizzazione grazie ai cinturini colorati intercambiabili. Perché anche l’occhio che guarda il polso vuole la sua parte. 

Fitbit Charge (130 euro)

Negli Stati Uniti è sinonimo o quasi di dispositivi indossabili, un po’ come lo è la Nutella per il cioccolato spalmabile. Da noi, salvo le avanguardie di alcuni importatori illuminati, non era ancora arrivato fino a qualche mese fa. Ora che è finalmente disponibile, è consigliabile in questa versione che lo rende un activity tracker con qualche effetto speciale in più. Oltre a monitorare il sonno e l’attività dell’intera giornata – dai passi alla distanza, fino ai piani saliti e alle calorie bruciate – permette di visualizzare le chiamate in arrivo sullo smartphone sul suo piccolo schermo, per non perderne nemmeno una. Già sentito? La batteria dura fino a dieci giorni. Applausi.

Runtastic Orbit (110 euro)

Dopo aver costruito un impero con le app legate al fitness, perfette per allenarsi, non perdere la concentrazione, tenere traccia dei propri progressi, scolpire muscoli e addominali, l’azienda ha pensato fosse logico (ed è difficile darle torto) costruirsi un braccialetto in casa per completare l’esperienza, pur garantendo nel suo ecosistema la piena compatibilità con quelli della concorrenza. Il prodotto è molto essenziale e fa quello che ci si aspetta: registra passi e distanze coperte, durata e cicli del sonno, dialoga a meraviglia – e ci mancherebbe pure – con la app Runtastic madre. È impermeabile, così lo si può portare in piscina senza difficoltà e salvare non solo corse e camminate, ma anche una bella nuotata. Per i colori, ci sono otto cinturini per scegliere la discrezione o un look più appariscente. Il prezzo è un gradino sotto la diretta concorrenza. Il che non dispiace mai.

Jawbone Up Move (49 euro)

Rimandiamo alla nostra prova approfondita per tutti i dettagli, ma non possiamo nascondere il nostro entusiasmo per un prodotto che a un prezzo così contenuto fa tutto quello – con un’accuratezza sorprendente – che gli altri garantiscono a un prezzo doppio se non triplo. Unico sacrificio, se così si può chiamare, è l’assenza di un display su cui leggere le informazioni, sostituita una rotellina con led luminosi. All’inizio storcerete il naso e troverete un po’ scomodo dover memorizzare le varie combinazioni di pulsanti per attivare le varie modalità, ma in mezza giornata vi abituerete. E, anzi, potrete controllare i vostri progressi ovunque senza dare nell’occhio. Regalatelo. Farete un figurone.  

Nodis NFit (79 euro)

Anche NFit della Nodis rientra a pieno titolo nella categoria degli activity tracker che a un prezzo molto aggressivo fanno il loro dovere. Parecchio compatto, dal peso ridotto, ha un display Oled da poco meno di un pollice, dedicato a chi, senza ricorrere ogni volta alle sincronizzazioni con lo smartphone, vuole subito visualizzare quanto si sta muovendo nel corso della giornata. O semplicemente vedere l’ora. All’accuratezza, anche durante il sonno, provvede un sensore Bosch 3D, che registra gli spostamenti minimi. Si può tenere al polso, ma nella confezione c’è pure una clip per attaccarlo alla cintura. Insomma, siamo davanti a un ottimo compromesso tra qualità e prezzo.

TomTom Golfer (249 euro)

Ci sarà pur qualcuno a cui interessa poco o nulla sapere quanto si è mosso, ha dormito o leggere sul polso chi lo sta chiamando. Un orologio può essere smart anche senza dare priorità a queste funzioni. Un ottimo esempio è questo modello dedicato ai golfisti, che usa il suo largo schermo per mostrare i dati presi (e sempre aggiornati) da 34 mila campi in tutto il mondo. Per sapere prima di ogni colpo quali sono gli ostacoli, conoscere le distanze dalle buche, tenere traccia non delle solite ore dormite o delle calorie bruciate, ma di punteggio e tempo del proprio round. Per gli appassionati, senza alcun dubbio, è un gingillo prezioso.

Casio G-Shock Bluetooth v4.0 (da 179 euro)

Qui siamo nel terreno di un orologio dal design senza tempo che si evolve senza svilirsi. Non uno smartwatch, ma un dispositivo intelligente reso tale, come il nome suggerisce, dal Bluetooth di serie. Che consente, tramite una app da installare sullo smartphone, di ricevere un avviso quando arriva una chiamata e una mail, ma anche di controllare il lettore musicale del cellulare. Per esempio di cambiare canzone senza estrarlo dalla tasca. Dimenticandosi per un bel po’ il fastidio di doverlo ricaricare, visto che la batteria ha una durata dichiarata di ben due anni. Il resto è la classica esperienza G-Shock: cronometro precisissimo, indicazione dell’orario di 100 città, resistenza agli urti e all’acqua, vetro antigraffio. Tutta un’altra scocca rispetto ai delicati gioiellini da polso che pongono l’enfasi massima sui bit.

LG G Watch R (240 euro)

Questione di gusti, nulla è più soggettivo, ma secondo noi lo smartwatch di LG è il più bello da vedere e da indossare. Rotondo, con tanti piccoli dettagli di stile gratificanti. Non ingombrante, con una linea sportiva che strizza l’occhio ai retaggi sacri dell’orologeria meno formale. Il display, luminosissimo, è da 1,3 pollici e rende bene anche dai lati o quando il sole batte forte. Ha tutte le notifiche che vi aspettereste da un prodotto del genere – dalle mail all'andamento della borsa, dalle previsioni meteo alle calorie bruciate – con un bonus da evoluzione della specie: quel sensore del battito cardiaco che segnerà la svolta della prossima generazione di activity tracker, rendendoli ancora più accurati. Bellezza e sostanza. Per saperne di più

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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